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Pesca, proseguono i negoziati Iccat per le quote del tonno rosso. Bruxelles vuole fissare anche il numero dei pescherecci

26 novembre 2010 0 commenti

Tonno rossoI negoziati sul tonno rosso sono entrati in una fase cruciale alla Commissione internazionale per la conservazione dei tonni dell’Atlantico (Iccat) in corso a Parigi per stabilire nuove regole sulla gestione del comparto.

I 27 Stati membri dell’Ue hanno raggiunto un accordo con cui danno mandato alla Commissione europea di negoziare la ripartizione delle quote di pesca del tonno rosso per il 2011, sulla base del parere scientifico degli esperti dell’Iccat, in occasione del Consiglio dei ministri della pesca dell’Ue di fine dicembre.

L’accordo all’unanimità, raggiunto dopo un lungo e difficile negoziato, sopprime il riferimento sia alla riduzione delle quote del tonno rosso, come chiedeva la Commissione europea, sia al loro mantenimento al livello della quota globale di 13.500 tonnellate, come chiedono tutti i partner e gli operatori Ue dove si pesca il tonno rosso.

Il compromesso si allinea quindi alle conclusioni scientifiche dell’Iccat concordate nel 2006: ossia ricreare lo stock ottimale e sostenibile di tonno rosso al 2022 con una possibilità di riuscita – non più del 60% come previsto inizialmente, ma sulla base di una percentuale che può essere superiore. Questa soluzione potrebbe avere come conseguenza una lieve riduzione delle quote.

Oltre all’accordo, c’è un’altra novità che potrebbe riguardare il settore: il limite del numero dei pescherecci. L’idea, che si sta facendo strada negli uffici di Bruxelles,è che  i 27 dovrebbero anche indicare il numero delle imbarcazioni che gli Stati membri potranno autorizzare alla pesca del tonno rosso per la stagione 2011. Bisognerà vedere se l’idea si trasformerà in proposta formale al Consiglio Ue.