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Eolico, la Consulta boccia le regione Puglia

27 novembre 2010 0 commenti

eolicoLe Regioni non possono indicare i luoghi in cui non e’ possibile costruire gli impianti eolici perche’ il loro ”corretto inserimento” deve avvenire secondo linee guida nazionali.

E’ per questo motivo che la Corte Costituzionale ha bocciato una serie di norme in base alle quali la Regione Puglia subordinava l’installazione di nuovi impianti all’approvazione da parte dei comuni di un Piano di realizzazione degli impianti eolici (Prie). A fare ricorso alla Consulta era stato il Tar della Puglia, nell’ambito di una controversia tra la societa’ Farpower Srl e la Regione che aveva negato l’autorizzazione alla realizzazione di un parco eolico. La Corte – nella sentenza n. 344 scritta dal giudice Maria Rita Saulle – ha rilevato innanzitutto che il tema dell’energia elettrica prodotta da fonti energetiche rinnovabili riguarda ”la competenza esclusiva dello Stato in materia ambientale”; motivo per cui le Regioni non possono ”adottare una propria disciplina in ordine ai siti non inidonei all’installazione degli impianti eolici prima dell’approvazione delle linee guida nazionali”.

Inoltre, nel prevedere limiti, condizioni e adempimenti al cui rispetto e’ subordinato il rilascio dell’autorizzazione, le norme regionali violano i principi fondamentali fissati dal legislatore in materia di produzione, trasporto e produzione nazionale dell’energia. ”La norma statale, infatti, inspirata a canoni di semplificazione – si legge nella sentenza -, e’ finalizzata a rendere piu’ rapida la costruzione degli impianti di produzione di energia alternativa e non contempla alcuna delle condizioni o degli adempimenti” previsti dallo strumento di pianificazione regionale Prie. Nello specifico, la Consulta ha dichiarato illegittimo l’art. 3, comma 16, della legge regionale n.40 del 2007 nella parte in cui richiama le disposizioni del regolamento n.16 del 2006.

LA REGIONE: REGOLAMENTO SUPERATO

Il regolamento 16/2006 della Regione Puglia sull’installazione di impianti eolici bocciato dalla Corte Costituzionale ”risulta ad oggi superato dalla recente regolamentazione introdotta dalle linee guida nazionali che offrono alle Regioni la possibilita’ di individuare aree non idonee per la realizzazione di impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili”. E’ quanto sottolinea l’assessore regionale all’ambiente Lorenzo Nicastro, rilevando che ”la Regione Puglia ha da tempo avviato la definizione del proprio documento tecnico per l’individuazione delle aree non idonee relativamente al quale sono state gia’ avviate le consultazione con il partenariato economico e sociale e che sara’ approvato nella seduta di Giunta regionale di martedi’ prossimo o quanto prima”. Per Nicastro, la decisione della Consulta ”ricalca, tra l’altro, orientamenti consolidati della recente giurisprudenza costituzionale sulla adozione di regolamenti, da parte delle Regioni, per il corretto inserimento territoriale e ambientale degli impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili”, quando mancavano le linee guida nazionali ”solo recentemente approvate dal Governo nazionale”