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Plastica, addio sacchetti: stop in Europa dal primo gennaio

3 dicembre 2010 0 commenti

364653-plasticaStop dal 1 gennaio 2011 ai sacchetti di plastica il cui consumo in Europa ha toccato i 100 miliardi di unità. Il bando degli shopper usa e getta farà dunque risparmiare all’ambiente tonnellate di rifiuti anche nel nostro Paese dove, ogni anno, si consumano circa 24 mld di buste non biodegrabili. Ed a salutare con entusiasmo la messa al bando dei sacchetti di plastica è il Wwf che ritiene “estremamente positivo che finalmente non potranno più essere prodotti o messi in commercio gli ‘shopper’ non biodegradabili che soffocano l’Italia”. “Non c’è più ulteriore tempo da perdere” avvertono però gli ambientalisti.

Ed il bilancio dei consumi italiani di sacchetti di plastica dà ragione agli allarmi del Wwf. Gli italiani, infatti, ne sono tra i più assidui utilizzatori, con un consumo annuo stimato in quasi 400 a testa ogni anno. Ma non solo. “Ogni anno, nella sola Europa -ricorda il Wwf- vengono consumati circa 100 miliardi di sacchetti di plastica usa e getta».Consapevole dell’importanza del tema” il Wwf ha quindi in corso una partnership con Auchan che da giugno 2009 a luglio 2010 ha fatto risparmiare all’ambiente, riferiscono gli ambientalisti, “30 milioni di shopper grandi in polietilene e 180 milioni di sacchetti piccoli, per un totale di 1.458 tonnellate di plastica, pari a una superficie di 45mila chilometri quadrati, circa due volte la superficie della Toscana”.

Ma come sostituire gli shopper di plastica? Al posto dei sacchetti in plastica gli ambientalisti stanno già immettendo sul mercato la ‘borsa milleusì il cui ricavato, sottolinea il Wwf, va a sostegno delle Oasi dell’associazione. “Ne sono stati venduti -afferma il Wwf- oltre 1 milione e 200 mila esemplari in solo anno». Dallo scorso settembre, inoltre, è pronta una special edition della borsa milleusi realizzata con illustrazioni esclusive firmate da Fulco Pratesi, Fondatore italiano del Wwf.

L’associazione ambientalista ricorda che “da un lato un sacchetto di plastica ha per il consumatore una vita media che si stima essere inferiore ai 20 minuti, mentre dall’altro, purtroppo, i sacchetti in plastica non sono biodegradabili, in quanto derivati dal petrolio, e quindi persistono nell’ambiente per decine di anni o più, con gravissime conseguenze per la natura”. Basti pensare che solo nei mari, per esempio, dove i sacchetti in plastica tendono ad accumularsi, sono causa di mortalità per migliaia di delfini, balene, foche, tartarughe marine, ma anche uccelli marini che, scambiandole per le meduse o le prede di cui si nutrono, finiscono per ingerirle morendo soffocati o per danni irreparabili all’apparato digerente.