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Città e ambiente: Trento dove si vive meglio, a Napoli maglia nera

5 dicembre 2010 0 commenti

TrentoTrento la città dove si vive meglio, a Napoli la maglia nera. È l’estrema sintesi di quanto rileva il dodicesimo rapporto sulla ‘Qualità della vita-2010′ realizzato da Italia Oggi e Università La Sapienza. In generale, le migliori ‘eccellenze urbane’ si trovano in Veneto e complessivamente sono 55 le province del Belpaese dove si vive bene. Migliora la vita nei grandi centri urbani, ad eccezione di Napoli, e le cose vanno male nelle province del Sud e nelle isole. In particolare: da Agrigento a Crotone, da Brindisi a Salerno, da Foggia a Oristano, passando per Catanzaro, Catania, Benevento o Sassari è una disfatta.

Trento, mai scesa sotto il 7imo posto viene premiata per le performance nell’ambito affari e lavoro, ambiente, popolazione e servizi finanziari e scolastici. Nella top ten del vivere bene, troviamo anche Mantova, Belluno, Bolzano, Pordenone, Siena, Cuneo, Sondrio, Aosta, Parma. Le province in cui è la qualità di vita è scarsa o insufficiente sono 48: due del Nordovest, una del Nordest, nove del centro e ben 36 dell’Italia meridionale e insulare.

Fra le prime 25 posizioni, invece, ci sono 6 province del nord ovest: Mantova, seconda classificata dopo il primo piazzamento ottenuto lo scorso anno, Cuneo, Sondrio, Aosta, Verbano-Cusio- Ossola e Lodi, contro le 5 della passata edizione, 16 province del nord est contro le 11 del 2009 (Trento e Bolzano, rispettivamente prima e quarta classificata, in Trentino-Alto Adige; Belluno, Verona, Treviso, Vicenza e Rovigo in Veneto; Pordenone e Udine in Friuli-Venezia Giulia; tutte le province dell’Emilia Romagna ad eccezione di Piacenza e Rimini) e 3 province in Italia centrale, una in meno rispetto allo scorso anno (Siena e Pisa in Toscana; Ancona nelle Marche).

Uno dei risultati sostanzialmente confermati anche quest’anno è la posizione di vertice di molte province venete. Per quanto riguarda le grandi città, la qualità della vita è in netto miglioramento in tutte le grandi aree urbane dell’Italia centro-settentrionale mentre a Napoli, già classificata all’ultimo posto nel 2009, la situazione rimane essenzialmente stabile con tendenza al peggioramento. Torino riacquista 40 delle 41 posizioni cedute lo scorso anno e si porta al 51esimo posto in classifica generale, mostrando una tendenza comune a tutti i grandi sistemi urbani del centro nord. Anche Milano scala 5 posizioni, passando dal 54esimo al 49esimo posto, mentre Roma guadagna 25 posizioni portandosi al 57esimo posto.

Secondo il rapporto l’ambiente rappresenta uno dei principali elementi di criticità per la qualità della vita nelle metropoli. Nel 2010 la qualità ambientale appare in parziale miglioramento, sempre ad eccezione di Napoli. Dall’indagine si evince che Torino, dopo la brusca inversione di tendenza registrata lo scorso anno, guadagna 20 posizioni e si porta al 53esimo posto, Milano conferma anche quest’anno la 75esima posizione, mentre Roma ne acquista 20 e si attesta al 71esimo posto. Napoli mostra un lieve peggioramento, perde una posizione e si colloca all’86esimo posto. Quest’anno il numero di province in cui la qualità ambientale è risultata buona o accettabile è pari a 52 ed è superiore a quello registrato nel 2009 (46). In generale, si conferma il giudizio già espresso lo scorso anno, secondo cui la qualità ambientale media delle province italiane sta migliorando sensibilmente.

Il numero di province ricomprese nel gruppo di coda rimane stabile, dalle 16 province censite lo scorso anno alle attuali 19, all’interno delle quali è presente una sola provincia del Nordovest (Imperia), 2 del Centro contro le 4 del 2009 (Viterbo e Rieti)e 16 province dell’Italia meridionale e insulare, tra cui figurano Chieti, Napoli, Avellino e Benevento, Campobasso, Foggia, Vibo Valentia e Crotone, Caltanissetta, Siracusa, Messina, Catania, Trapani, Agrigento, Enna, Nuoro. Chiude la classifica Enna, che cede 13 posizioni rispetto a 2009.