Prestigiacomo alza l’asticella: “Si a Kyoto2, ma solo con impegni vincolanti per tutti”
Si’ alla seconda fase del protocollo di Kyoto “ma e’ necessario chiarire gli impegni”. Questo in sostanza il pensiero del ministro dell’ambiente Stefania Prestigiacomo, appena giunta alla 16/a conferenza Onu sul clima in corso a Cancun, in Messico, fino al 10 dicembre.
”Oggi incontro il ministro inglese che, insieme a quello brasiliano, facilita il protocollo di Kyoto. La proposta che il ministro inglese si appresta a farci – ha detto la Prestigiacomo ai giornalisti italiani – cioe’ di approvare una secondo periodo di Kyoto senza numeri, non è casuale e va approfondita. Questa è una concessione che non può essere data senza qualcosa di corposo in cambio”.
Il problema è cosa chiedere. E la Prestigiacomo pone sul piatto una proposta impegnativa. “L’Italia – ha infatti detto il ministro – vigila sul fatto che un eventuale ampliamento a una seconda fase del protocollo di Kyoto debba vedere impegni vincolanti anche per altri Paesi come Stati Uniti e Paesi emergenti”. A meno che non si tratti di impegni volontari in un quadro vincolante, le prospettive di successo sono pari a zero.