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Cancun: l’accordo è stato approvato a forza

11 dicembre 2010 0 commenti

cancun3L’accordo di Cancun è stato approvato in piena notte. Ignorando il “no” della Bolivia e violando le regole Onu che impongono il consenso. Troppa la voglia di tutte le altre delegazioni di avere un accordo purchessia, di poter rivendicare un successo, anche se il testo approvato è più che modesto. Ma volevano un successo formale e l’hanno imposto.

Attorno a mezzanotte il negoziatore boliviano ha formalizzato che il suo paese  non avrebbe dato il consenso. “”La Bolivia – ha detto il capo delegazione Pablo Solon prendendo la parola per primo alla sessione informale della giornata finale della Conferenza – non è disposta a sottoscrivere un documento che significa aumento della temperatura e per il quale va chiarito il valore legale” e nel quale sono contenuti impegni ”in bianco” per i paesi sviluppati”. Impasse? Il venezuela, così come Cuba, ha proposto che si tornasse a negoziare, e così è stato.

Alle 3 la plenaria è ripresa con la presidente Espinosa _ forte dell’intesa con i maggiori capidelegazione _  che annunciava “adesso prenderemo delle decisioni storiche”. E alle 3.15  ha posto al voto il documento sulle azioni di lungo periodo, e la Bolivia _ rimasta sola, abbandonata dagli alleati bolivariani _ ha subito obiettato: “Se questo testo fosse stato un passo in avanti, anche piccolo, avremmo approvato. Ma in realtà è un passo indietro”.  “E’ il diritto democratico quello che chiediamo, il rispetto delle regole formali di approvazione _ ha protestato il capodelegazione Pablo Solon _siamo venuti qui per negoziare non per vedere imposte delle decisioni, questo non è successo neppure a Copenaghen”.

Ma la presidenza aveva deciso diversamente: il Messico voleva l’accordo, così l’Onu, così la stragrande maggioranza dei paesi. E pazienza per le regole. Ha dichiarato approvato il documento sul Kyoto protocol nonostante l’obiezione della Bolivia. Di forza. E la sala è esplosa in un applauso. Lo stesso è accaduto alle 3.23 con il documento sulle azioni di lungo periodo. Mentre la Bolivia protestata, il negoziatore americano Todd Stern è intervenuto per suggerire che il  meeting doveva “adottare procedure più vicine ad un accordo generale che il consensus” (consesuns è l’unanimità adottata nelle procedure Onu. Ndr). E’ come dire: ignorate la Bolivia, andate avanti. E la presidente Espinosa era più che d’accordo: alle 3.33 ha battuto il martelletto dicendo”Così è deciso”.  E in sala è successo di tutto: applausi grida, standing ovation. Nella sala è apparso il presidente messicano Calderon che è intervenuto per ringraziare i partecipanti “di aver restaurato la speranza nel multilateralismo” e ha sottolineato come quello raggiunto sia “un buon accordo, anche se lascia tutti un pò insoddisfatti”.