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Clima: la Francia chiede che a Durban gli impegni siano vincolanti per tutti

15 dicembre 2010 0 commenti

logo_unfccc2Un forte appello e’ stato lanciato dalla Francia affinche’ ”tutti i Paesi” adottino degli ”impegni vincolanti” in materia di riduzione delle emissioni di CO2 in occasione della prossima conferenza Unfccc sul clima, in programma a Durban, in Sudafrica, alla fine del 2011.  ”L’accordo di Cancun ci ha ridato speranza, ma non e’ la fine della storia”, ha affermato il ministro francese dell’Ecologia, Nathalie Kosciusko-Morizet, nel corso del question time all’Assemblea nazionale di Parigi, riferendosi alla recente conferenza Onu che si e’ tenuta a inizio dicembre nella citta’ messicana. ”Vogliamo degli impegni vincolanti per tutti i Paesi del mondo e da questo punto di vista la conferenza di Durban alla fine del 2011 deve essere un punto di arrivo”, ha aggiunto il ministro.
 I 194paesi riuniti a Cancun hanno adottato lo scorso 11 dicembre due accordi che stabiliscano di meccanismi per contrastare i cambiamenti climatici, in un accordo che aveva soprattutto lo scopo di rimettere sui binari i processi di negoziato multilaterale dopo la grande delusione della conferenza Onu di Copenaghen del 2009. Ma la questione legata all’impegno di ogni Paese per ridurre o limitare le emissioni e’ stata lasciata da parte.   Il solo trattato legalmente vincolante e’ il protocollo di Kyoto, firmato nel 1997, che fissa gli obiettivi in materia di taglio del CO2 dei Paesi industrializzati il cui primo periodi di impegno  scade nel dicembre 2012. Il trattato, sul cui rinnovo restano grandi incertezze, copre pero’ solo il 30% delle emissioni totali, in quanto non riguarda gli Usa – che non lo hanno ratificato – ne’ le grandi potenze emergenti come la Cina.

Per la prima volta,  a Cancun, il ministro indiano dell’Ambiente, Jairam Ramesh e il caponegoziatore cinese hanno invece parlato di un’eventuale adesione dell’India e della Cina a un trattato giuridicamente vincolante, purche sulla base di impegni volontari e non genoziabili. Un passo in avanti enorme che se sarà colto dagli altri negoziatori è la luce più brillante dell’intera conferenza di cancun e dà un filo di speranza per Durban.