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Centrale di Porto Tolle: Alfano manda gli ispettori alla procura di Rovigo

19 dicembre 2010 0 commenti

imagesCAXS1GGPIl Guardasigilli Angelino Alfano, dopo aver inviato nel gennaio scorso gli ispettori presso la Procura di Rovigo, ha deciso ora di esercitare l’azione disciplinare nei confronti del Procuratore Dario Curtarello e della pm Manuela Fasolato, in relazione all’inchiesta sul progetto di riconversione a carbone della centrale Enel di Porto Tolle.

L’iniziativa sarebbe motivata dalle presunte ”interferenze” che i magistrati polesani, attraverso un fitto carteggio tenuto con il ministero dell’Ambiente e la commissione Via, avrebbero esercitato sugli organi amministrativi che dovevano decidere sul progetto di riconversione della centrale elettrica. In particolare, sostiene il ministero della Giustizia, ”divulgando atti dell’inchiesta ancora coperti da segreto”, con i quali i magistrati avrebbero segnalato al ministero l’esito di perizie che mettevano in guardia sui problemi di inquinamento che la riconversione a carbone dell’impianto avrebbe causato.  

La Procura polesana e’ da anni in prima linea nelle repressione dei reati ambientali, con un occhio di riguardo proprio per la centrale Enel che si affaccia sul Delta del Po. Nell’inchiesta condotta dalla pm Fasolato, che sta indagando sulle malattie respiratorie dei bambini che vivono in un raggio di 25 km dall’impianto, sono indagati a vario titolo l’ad di Enel Fulvio Conti, e gli ex amministratori Paolo Scaroni e Francesco Tato’.
 Sia il procuratore Curtarello che il sostituto procuratore Fasolato hanno scelto per ora di non commentare l’iniziativa del ministro