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Rifiuti, a Napoli ci risiamo: “Situazione gravissima”. E studio dimostra che peggio funziona la raccolta più si paga

20 dicembre 2010 0 commenti

_RIFIUTICi risiamo. A Napoli la situazione e’ ”gravissima” e ”se non si mettera’ a punto un piano di raccolta straordinaria per questa settimana di festa”, i cittadini trascorreranno il Natale con i rifiuti in strada. A sostenerlo è l’assessore all’Igiene Urbana del Comune di Napoli, Paolo Giacomelli, che si dice ”molto preoccupato” e chiede ”la possibilita’ di conferire i rifiuti negli impianti sia della provincia di Napoli che in altre province” altrimenti sara’ il caos.  I dati, del resto, parlano chiaro: oggi in strada, in citta’, ci sono 2200 tonnellate. E dire che giorni fa la quantita’ di immondizia era nettamente diminuita. Poi, la protesta dei lavoratori della ditta Enerambiente ed ora l’impossibilita’ di conferire negli impianti, stanno facendo temere il peggio.

 

RAPPORTO CITTADINANZA ATTIVA: PEGGIO FUNZIONA LA RACCOLTA, PIU SI PAGA

In Italia la gestione dei rifiuti meno funziona e più la si paga: +61% dal 2000 ad oggi, +4,5% rispetto all`ultimo anno. In Campania la spesa media annua più elevata, a Napoli, Benevento, Siracusa e Roma le tariffe più care d`Italia. Nell`ultimo anno aumenti record a Napoli (+60,1%), Reggio Calabria (+57,4%), Benevento (+44%) e Trapani (+34,7%). E’ quanto emerge dall’annuale dossier rifiuti di Cittadinanza attiva.

Rifiuti a peso d`oro: a Napoli, la spesa annua per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani ammonta a 453 euro, quasi il quadruplo rispetto alla città meno cara d`Italia, Isernia (122euro). Tra i 10 capoluoghi
con le tariffe più alte, otto sono al Sud mentre solo uno, Trieste, è del Nord (309 euro).

In generale, la media annua più alta si registra in Campania (364 euro), la più bassa in Molise (131 euro), a dimostrazione di una marcata differenza tra aree geografiche del Paese che trova conferma anche all`interno di una stessa Regione: in Lombardia, per esempio, a Milano (262) la Tarsu arriva a costare quasi il doppio di Cremona (139). Lo stesso dicasi in Sicilia, dove la Tarsu pagata a Siracusa supera di 165 euro la Tarsu pagata a Caltanissetta (241,5), o in Toscana, dove la Tia pagata a Livorno (304 euro) supera di ben 130 euro la Tia pagata a Firenze (174euro). E ancora, in Campania, la Tarsu ad Avellino è di ben 262 euro inferiore rispetto a quella pagata a Napoli, mentre in Calabria la Tarsu pagata a Crotone è di 143 euro più alta di quella pagata a Vibo Valentia.

In media, in un anno la nostra famiglia-tipo ha sostenuto nel 2009 una spesa di 233 euro per il servizio di smaltimento dei rifiuti solidi urbani, con un aumento del 4,5% rispetto all`anno precedente. Cinque le città che nell`ultimo anno hanno fatto registrare incrementi record, superiori al 20%: Napoli (+60,1%), Reggio Calabria (+57,4%), Benevento (+44%), Trapani (+34,7%) e Pescara (+21,3%). In altre nove città, gli incrementi sono superiori al 10%. Inoltre, da gennaio 2000 a dicembre 2010, secondo dati Istat, l`incremento registrato a livello di tariffe rifiuti è stato del 61%. In negativo, da segnalare anche il ritardo con il quale i capoluoghi di provincia hanno adottato la Tariffa d`igiene ambientale (Tia), introdotta dal Decreto Ronchi nell`ormai lontano 1997: sono solo il 45%, mentre la maggioranza dei capoluoghi (55%) è rimasta fedele alla Tarsu (Tassa smaltimento rifiuti solidi urbani).
 L’assessore Giacomelli punta il dito contro Regione Campania e Provincia di Napoli e segnala ”l’assoluta inadeguatezza del sistema dei flussi che viene messo a punto in particolare nei giorni festivi”. I cumuli sono tornati ovunque, anche nel pieno centro. E quello che e’ successo ieri, spiega Giacomelli, ”dimostra un evidente problema di organizzazione”. ”Ieri ci e’ stato impossibile conferire i rifiuti perche’ nessun impianto e’ stato in grado di accoglierli – dice – ne’ gli impianti Stir di Giugliano, di Tufino e di Caivano ne’ quelli delle altre province”. ”La raccolta c’e’ stata – aggiunge – ieri ben 80 mezzi sono rimasti pieni dalla tarda mattinata fino a ieri sera quando poi, nella notte, sono riusciti ad accedere alla discarica di Chiaiano dove siamo riusciti a conferire 850 tonnellate”.  ”Siamo molto preoccupati – conclude – perche’ non esiste un piano per questa settimana nel corso della quale la produzione di rifiuti di per se’ aumenta. Questo significa che se non saranno studiate misure idonee, vivremo un Natale con molti rifiuti in strada”.