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Regionalizzazione della gestione del Parco nazionale (per poco) dello Stelvio: domani al Cdm

21 dicembre 2010 0 commenti

Parco-dello-StelvioNulla sembra poter fermare lo smembramento amministrativo del parco nazionale dello Stelvio. A  Roma è stato raggiunto l’accordo per il trasferimento alle Province autonome di Bolzano e di Trento e alla Lombardia, di competenze gestionali sul Parco nazionale dello Stelvio.

E domani il testo sara’ sottoposto al Consiglio dei ministri.  Il trasferimento di competenze fa parte di un pacchetto di norme il cui iter ha avuto un’accelerazione in seguito alle ‘avances’ del Pdl nei confronti della Svp (partito di maggioranza in alto Adige) per cercare di allargare la propria base parlamentare in vista delle votazioni sulla sfiducia a Berlusconi.
 L’assessore altoatesino Michael Laimer – che ha partecipato ad un incontro con Gianni Letta, Stefania Prestigiacomo e Raffaele Fitto, assieme a rappresentanti del Trentino e della Ragione Lombardia – ha sostenuto anche ieri che  ”la tutela del Parco nazionale, che tale resta, non verra’ pregiudicata”.   ”E” evidente – ha aggiunto – che il parco nell’attuale forma amministrativa non ha funzionato e che e’ necessario dotarsi di un’organizzazione piu’ aggiornata e soprattutto efficiente”. ”L’obiettivo – ha detto l’assessore altoatesino – e’ uno sviluppo sostenibile del Parco, garantendo le indispensabili risorse finanziarie che lo Stato non era piu’ disposto ad assicurare”

 

 

ULTIMO APPELLO DELLE ASSOCIAZIONI AMBIENTALISTE

Le associazioni ambientaliste _ Cai- Club alpino italiano, Commissione Internazionale per la Protezione delle Alpi-Cipra Internationale, Fai, Federazione
Pro Natura, Federparchi, Italia Nostra, Legambiente, Lipu-Birdlife Italia, Mountain Wilderness, Pro Natura, Societa’ speleologica italiana, Touring club italiano e Wwf _ hanno inviato oggi una lettera aperta al presidente del consiglio
, al ministro dell’Ambiente e a una serie di responsabili regionali e locali per denunciare il pericolo dello ”smembramento” del Parco dello Stelvio.

  ”On.li Presidenti, On.li Ministri – inizia la lettera – siamo estremamente preoccupati e contrariati dall’idea di un Paese che, per effetto di un decreto deciso ed approvato in modo sicuramente troppo frettoloso, decide di cancellare settantacinque anni di gestione unitaria di un patrimonio naturalistico montano di indiscussa eccellenza e notorieta’ anche internazionale qual e’ il Parco Nazionale dello Stelvio”.  ”Lo Stelvio e’ Parco Nazionale perche’ rappresenta – sottolinea il documento – un elemento irrinunciabile del paesaggio naturale e culturale del nostro Paese, come tale esso e’ riferimento per l’intera comunita’ nazionale, ed e’ anche una tessera fondamentale delle aree naturali protette che compongono il sistema sovranazionale delimitato dalla Convenzione Internazionale per la Protezione delle Alpi, che il nostro Paese, come tutti gli altri Stati dell’Arco Alpino, ha ratificato con propria legge nel 1999”.

 ”La decisione di cancellare l’organismo che ne garantisce la gestione unitaria, il consorzio istituito nel 1992 tra Regione Lombardia, Province Autonome e Ministero dell’Ambiente, entro cui trovano adeguata rappresentanza le autonomie locali, le istituzioni di ricerca scientifica, i portatori di interesse ambientale, inevitabilmente segna la fine, di fatto e per decreto, di questo pezzo della storia della conservazione della natura nel nostro Paese”.  ”Una simile decisione avra’ sicuramente una ricaduta internazionale sull’immagine e sulla credibilita’ dell’Italia: in oltre un secolo di storia dei parchi nel nostro Continente, non e’ mai accaduto che un Paese cancellasse, di fatto, un Parco Nazionale”, si sottolinea nella lettera.  Le associazioni rivolgono poi un appello ”affinche’ le decisioni sul futuro del Parco Nazionale dello Stelvio vengano assunte non per decreto, ma all’interno di un tavolo istituzionale e di concertazione”. Se deve essere, che sia il Parlamento a farlo.