Incredibile ma vero: slitta ancora il divieto di commercializzazione dei sacchetti di plastica. I commercianti hanno ancora tempo per liberarsi delle scorte sacchetti di plastica, la cui messa al bando e’ prevista per il primo gennaio 2011. Secondo quanto contenuto nella bozza del decreto milleproroghe, il sistema della distribuzione avra’ tempo fino al 30 aprile 2011, le grandi strutture di vendita fino al 31 agosto e i piccoli negozi fino al 31 dicembre del prossimo anno.

Sembrava tutto già deciso con un comma (il numero 1130) della Finanziaria 2007, la prima dell’ultimo governo Prodi, che grazie al pressing del presidente della commissione Ambiente Ermete Realacci prevedeva di “giungere dal definitivo divieto, a decorrere dal 1° gennaio 2010, della commercializzazione di sacchi non biodegradabili per l’asporto di merci”, rispettando la scadenza suggerita dalla direttiva comunitaria EN 13432. Ma da allora si è andati di proroga in proroga. Il polietilene e la sua potente lobby hanno trionfato sulle ragioni dell’ambiente.

Federconsumatori e Adusbef prendono posizione contro lo slittamento al 31 dicembre del 2011 della messa al bando definitiva dei sacchetti di plastica per la spesa non biodegradabili, prevista inizialmente dal 1 gennaio 2011. “E’ una scelta grave” dennciano. «Non dimentichiamo che, ogni anno, sono prodotte oltre 260 mila tonnellate di sacchetti di plastica, con un consumo di petrolio impressionante, pari a quello di 160 mila automobili».

E gli ambientalisti? E le opposizioni? Sinora nessuna reazione. Forse avranno altre priorità.

(a.farruggia)