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Confederazione italiana agricoltori: 2010 anno difficile

22 dicembre 2010 0 commenti

agricolturaSe il 2009 è stato un anno da dimenticare, il 2010 è un anno nuovamente difficile per l’agricoltura italiana. Lo ha detto il presidente della Cia – Confederazione italiana agricoltori – nella sua relazione all’assemblea nazionale, presentando i dati sull’andamento del settore. I dati, ha spiegato, parlano chiaro: calo della produzione (-1,8%) e del valore aggiunto (-3%), prezzi non remunerativi (la crescita dello 0,8% non recupera certo il crollo del 14% registrato l’anno precedente) e costi di oneri complessivi in ulteriore crescita (+4/5%), calano anche i fattori produttivi (-0,5%), mentre i redditi degli agricoltori dovrebbero subire un nuovo ‘taglio’, ma certamente meno drastico (fra il 6 il 7%) rispetto ai precedenti 12 mesi, quando segnarono una flessione di circa il 21%, con oltre 25 imprese costrette a chiudere.

Politi ha poi sottolineato le note positive: l’export in crescita di circa il 20% e l’import in lieve rallentamento (-0,6%), il che permette una riduzione del disavanzo della bilancia commerciale agro alimentare del -24% in volume e -10% in valore. Inoltre, ha spiegato Politi, il calo della produzione agricola “è dovuto soprattutto alla contrazione delle coltivazioni (-4,9%), mentre in crescita (+2,3%) l’andamento del settore zootecnico. In discesa il comparto dei cereali e quello ortofrutticolo, per effetto in special modo del pomodoro da industria e della frutta estiva a cui si aggiunge uno scenario critico che vede in risalita solo l’olio d’oliva con una crescita del 6%.
Resta sempre difficile, anche se meno rispetto allo scorso anno, il fronte dei prezzi agricoli all’origine: nel 2009, spiega la Cia, si registrò una diminuzione di circa il 14%, nel 2010 dovrebbe chiudersi con una crescita dello 0,8%”.