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Milano: la Lega con Wwf, Fai e Italia Nostra per progetto Darsena Verde

24 dicembre 2010 0 commenti

darsenaLa Lega con il Wwf, Italia Nostra e Fai per fare della Darsena un’oasi in città. Un progetto di trasformazione dell’area in cui avrebbe dovuto sorgere il parcheggio interrato è stato presentato  dal capogruppo della Lega a palazzo Marino, Matteo Salvini, al sindaco Letizia Moratti e al direttore generale del Comune, Antonio Acerbo. A firmarlo, non solo i progettisti del Gruppo Territorio urbanistica del Carroccio, che già a maggio avevano elaborato una proposta per riportare l’acqua in Darsena, ma anche tre delle principali associazioni ambientaliste e impegnate nella salvaguardia del territorio.

Un lido verde, pontili per barche a remi e a vela, piccole imbarcazioni elettriche e canoe, un servizio pubblico di bateaux mouches, un “Bosco della Darsena” e un museo dei Navigli restano gli aspetti principali del progetto leghista per il ritorno dell’acqua in Darsena e il ripristino della sua funzione storica di porto, ma a questi si aggiunge la realizzazione di un’oasi naturalistica con due aree a canneto: una davanti alla promenade alberata da realizzare lungo viale Gorizia e una più ampia verso piazza Cantore. “Nel progetto si propone il mantenimento di un ambiente naturale che si è formato grazie all’insediamento di vegetazione spontanea – ha spiegato stamani ai giornalisti la presidente del WWf Lombardia, Paola Brambilla – con una fascia a bosco e un canneto i cui gheppi, aironi, gallinelle d’acqua e germani hanno condizioni favorevoli alla nidificazione. L’anno prossimo sarà l’anno internazionale delle foreste e forse il primo luogo in cui mettere verde è proprio la Darsena”. Anche “il Fai non può che apprezzare questo progetto – ha detto Costanza Pratesi del Fai – che ha come suo primo aspetto la partecipazione dei cittadini”.

Il progetto prevede due pontili sul lato di viale D’Annunzio e l’uso della “piccola marina” per piccole imbarcazioni, per corsi di canottaggio, canoa o vela per bambini organizzati dalle canottieri, per un terminal di bateaux mouches di servizio pubblico. Sulle sponde del Naviglio, dove si disegna un lido prevalentemente a prato per lo svago e il divertimento, con panchine e aree per la lettura, si scenderebbe attraverso rampe verdi pedonali e ciclabili. Lungo viale D’Annunzio, accanto alle alberature si prevede una pista ciclopedonale, per un percorso che proseguirebbe, tramite passerella pedonale in un “Bosco della Darsena” sul lato di viale Gorizia, che si prolungherebbe in un nuovo filare di alberi lungo il lido.

Previsto anche un “piccolo museo dei Navigli”, richiamato all’esterno, lungo il lido, da installazioni con riproduzioni delle macchine di Leonardo, e la riqualificazione del mercato comunale. E la promenade di via Gorizia sarebbe 2uno spazio di città lenta, una piccola oasi di tranquillità lungo l’acqua”, con il canneto in cui “osservare specie animali”. In ogni caso, è l’obiettivo, 2evitare di far diventare la darsena la cerniera d’unione fra la movida delle Colonne di San Lorenzo e quella dei Navigli, un ennesimo non-luogo, negato alla fruizione dei cittadini. C’è bisogno – si legge nella relazione del progetto – di semplicità e concretezza nel rispetto dell’identità e della qualità dei luoghi”. Quanto alla partnership con le associazioni ambientaliste “oltre che la sicurezza, l’esigenza dei cittadini è vivere bene. La Darsena alla Lega sta a cuore, e accordarsi con noi non è stato un problema”.