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Niger, 30 milioni di litri di fanghi radioattivi escono da deposito

26 dicembre 2010 0 commenti

Una delle falle nelle vasche di contenimento dei fanghi

Una delle falle nelle vasche di contenimento dei fanghi

La denuncia viene da Greenpece. Areva, l’impresa controllata dal governo francese (per oltre il 90 per cento) ha ammesso che che dalle vasche della miniera d’uranio Somair, in Niger, sono fuoriusciti per “troppo pieno” 30 milioni di litri di fango radioattivo che hanno contaminato una area di 20 ettari. Se fosse successo in Europa o Nordamerica la notizia sarebbe su tutte le prime pagine, dato che è successo in Africa (quasi) nessuno ne parla. Un doppio standard morale che dovrebbe far rivoltare le coscienze.

Il 17 dicembre Greenpeace aveva ricevuto rapporti verificati che dallo scorso 11 dicembre oltre 200.000 litri di fanghi radioattivi da tre piscine lesionate si sono riversati nell’ambiente presso la miniera d’uranio Somair, gestita dall’azienda nucleare francese Areva. Ma alcuni giorni fa il disastro si mostrato in tutta la sua portata: era dieci volte piu grande di quanto non si fosse temuto.

“Almoustapha Alhacen che ha condotto l’analisi per l’associazione locale Aghir in’Man _ osserva Greenpeace _ ci ha confermato la contaminazione. Quest’ulteriore perdita mostra che le cattive pratiche gestionali di Areva continuano a minacciare la salute e la sicurezza della popolazione e dell’ambiente. Contrariamente alle dichiarazioni di Areva di rispettare in Niger gli standard di sicurezza validi a livello internazionale, queste notizie dimostrano che non ha fatto abbastanza per proteggere la popolazione”.


Lo scorso maggio un rapporto di Greenpeace “Left in the dust” ha rivelato i livelli pericolosi di contaminazione radioattiva dell’aria, acqua e suoli attorno alle miniere d’uranio gestite da Areva in Niger.

Il rapporto descriveva in modo dettagliato come gli abitanti dei villaggi di Arlit e Akokan siano circondati da acqua, suolo e aria contaminati dalla radioattività. Greenpeace ha chiesto l’elaborazione di uno studio indipendente sulle aree attorno alle miniere del Niger seguito da una azione di bonifica e decontaminazione delle aree coinvolte.