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Legambiente: meno chiacchere e più aree pedonali a Roma. Il comune: nel 2011 via all’operazione Tridente

29 dicembre 2010 0 commenti

104641 Le piazze di Roma sono piene di automobili. E così le strade attorno a monumenti come il Colosseo, Caracalla,  il teatro di Marcello, la Bocca della Verità. E Legambiente torna a chiederere più pedonalizzzioni e meno chiacchere.

 “Non solo Via dei Fori Imperiali e il Colosseo _ dice l’associazione _  soccombono alle automobili. Piazza delle Cinque Scole al Ghetto, piazza in Piscinula e piazza De Renzi a Trastevere, oppure piazza Cairoli, piazza S. Paolo alla Regola, piazza Trinita’ dei Pellegrini, piazza Monte di Pieta’ in zona Campo de’ Fiori. Sono tutte strapiene di automobili. Per non guardare a Via dei Cerchi o all’Appia Antica o a piazze e strade nei quartieri meno centrali e della periferia.

“Di pedonalizzazioni a Roma si parla tanto, ma si fa proprio poco. E il Sindaco Alemanno, ha superato la meta’ del mandato senza sottrarsi alle chiacchiere. Era il 30 dicembre 1980 quando, a due anni dall’avvertimento del Sindaco Argan (‘O i monumenti o le automobili’), il Colosseo svelo’ la prima pedonalizzazione italiana, tra il monumento e l’Arco di Costantino, seguita l’anno dopo da Piazza Navona e Piazza di Spagna. Trent’anni dopo Legambiente festeggia a modo suo, con un ricco dossier fotografico, la parziale quanto fondamentale liberazione dalle auto dello spazio, evidenziando tutti gli interventi promessi, approvati… e mai realizzati sulle pedonalizzazioni nella Capitale’. 

 ‘Oggi nella Capitale sono pedonali 396.195 metri quadri tra strade e piazze, e possono sembrare tanti ma in realta’ sono solo lo 0,03% della superficie comunale. Roma con 14 metri quadri per abitante di aree pedonalizzate si piazza al 62esimo posto in Italia, nella parte bassa della classifica nazionale che vede una media nelle diverse realta’ urbane di 34 metri quadrati di zone interdette al traffico motorizzato ogni 100 abitanti. Eppure tutte le pedonalizzazioni realizzate dalle giunte Rutelli e Veltroni hanno rivelato luoghi magnifici della citta’, facendoli riscoprire ai romani e ai turisti. Tra i migliori esempi piazza del Popolo, piazza Capranica dietro al Pantheon e la meraviglia del Portico d’Ottavia al Ghetto, piuttosto che piazza dell’Orologio dietro corso Vittorio o piazza di Santa Cecilia e la nuova sistemazione di piazza San Cosimato (per la parte centrale) a Trastevere. Ma resta decisamente molto da fare’. “Le piu’ belle piazze del centro storico di Roma sono disgustosamente assediate dalle automobili- continua la nota di Legambiente- il Colosseo si sta sbriciolando per le polveri sottili del traffico, il Tridente pedonale e’ rinviato al 2013, nelle aree semi-centrali e periferiche non ci sono interventi di moderazione del traffico, mentre dei grandi sogni di collegamento pedonale lungo la Via Appia Antica non c’e’ piu’ traccia -afferma Lorenzo Parlati, presidente di Legambiente Lazio- Dal 1980 e’ passato molto tempo, ma Roma e’ cambiata troppo poco sul fronte degli spazi pedonali, le scelte promesse e approvate nel Piano Generale del Traffico del 1999 sono rimaste spesso sulla carta, dall’insediamento della Giunta Alemanno, molto prodiga nel parlare di ipotesi e progetti, di interventi di pedonalizzazione non se ne sono piu’ visti. L’isola pedonale che circonda il Colosseo e’ rimasta un’incompiuta, nonostante la domenica sia una meravigliosa passeggiata a piedi proprio grazie all’insistenza di Legambiente. I pullman turistici scorrazzano tranquilli grazie ad un nuovo e piu’ permissivo regolamento, la Ztl notturna ha perso due ore restituendo al caos il centro mentre quella diurna non si e’ ne’ allargata di spazio ne’ allungata di periodo come era invece previsto e la sosta tariffata scontata ha riaperto le maglie alle automobili anche nelle aree piu’ pregiate della citta’. Mentre del pomposo Piano strategico della Mobilita’ non c’e’ piu’ traccia, il progetto per il Tridente e’ di la’ da venire, con una pedonalizzazione parziale spostata al 2013 e legata a nuovi assurdi parcheggi soprattutto a rotazione, e per l’area archeologica centrale il ragionamento e’ appena avviato. Alla citta’ servono concretezza, rigore e serieta’ per centrare subito obiettivi cosi’ importanti che il sindaco Alemanno non puo’ continuare a
rinviare”. 

 ‘La fotografia scattata dai volontari di Legambiente- sottolinea Legambiente- e’ chiara: dei due splendidi itinerari pedonali previsti a Trastevere e tra il Portico d’Ottavia e Campo de’ Fiori non c’e’ traccia, percorrerli e’ un vero e proprio slalom tra le automobili parcheggiate ovunque. Le piazza sono parcheggi: piazza in Piscinula straborda di automobili con tanto di doppia fila e parcheggiatore abusivo. La mitica via della Lungaretta e’ anch’essa affogata tra macchine e scooter come anche piazza del Drago, mentre piazza piazza Giuditta Tavani Arquati, l’ingresso al cuore di Trastevere e’ oppresso da decine e decine di inutili automobili parcheggiate. A piazza De’ Renzi le bellissime magnolie sono accerchiate dalla ferraglia delle vetture private. Tre vasi ricolmi di rifiuti contendono alle auto un minuscolo pezzo di piazza S. Giovanni Malva. La stessa Piazza di S. Cecilia, l’unica pedonalizzata, e’ comunque assediata dalle macchine e dal carico e scarico delle merci. Anche dall’altra parte del Tevere, la situazione e’ sempre la stessa: la pedonalizzazione di piazza Costaguti, piazza Cairoli, V. S. Maria in Ponticelli, piazza S. Paolo alla Regola, piazza Trinita’ dei Pellegrini, piazza Monte di Pieta’ non e’ mai stata avviata e anche qui le macchine occupano completamente lo spazio delle piazze. L’unico intervento effettuato in questa ultima zona ha riguardato la riqualificazione dell’area di Via del Portico d’Ottavia, lasciando ancora in balia delle macchine una parte significativa della bellissima Piazza delle Cinque Scole, al Ghetto, nel cuore antico della citta’. Mentre la pedonalizzazione parziale del Tridente e’ rinviata al 2013, a piazza del Parlamento continua il parcheggio selvaggio e di controlli non ce ne sono. Lo stesso destino di mancata pedonalizzazione e’ toccato a Via dei Cerchi, mentre nessuno dell’Amministrazione si ricorda piu’ del previsto ampliamento di perimetro e di orario della ZTL, per non parlare di aree pedonalizzate e zone a traffico limitato anche nella periferia’.

‘A trent’anni dalla prima pedonalizzazione dell’area dell’Arco di Costantino- prosegue la nota- il Colosseo rimane uno spartitraffico, pur con le auto un po’ piu’ lontane, e la magnifica Via dei Fori Imperiali una sorta di autostrada urbana con punte fino a 3.400 veicoli all’ora -dichiara Cristiana Avenali, direttrice di Legambiente Lazio-. Via dei Fori Imperiali doveva essere liberata dalle auto private gia’ dal primo luglio 2001, invece ancora oggi, la chiusura al traffico e’ limitata alla domenica e l’Amministrazione sta ancora decidendo cosa fare. Nel frattempo il Colosseo si sbriciola a causa dell’aggressione delle polveri prodotte dal traffico e il restauro diventa sempre piu’ urgente, cacciando via allo stesso tempo l’inquinamento dal monumento. Anche il piano per la pedonalizzazione del Tridente in sostanza dipende da ben sette parcheggi, tutti interni alle Mura Aureliane, con oltre 2.600 nuovi posti auto, piu’ posti per pullman e per motorini, non riservati ai residenti o agli operatori commerciali e ai loro dipendenti, ma regalati in ampia misura alla sosta a rotazione, con l’idea errata che debba essere possibile arrivare dalla periferia o da chissa’ dove con la propria auto per fare shopping o altro, nel pieno centro storico di Roma. Una scelta diametralmente opposta a quella di tutte le altre citta’ europee che puntano tutte a edifici e quartieri completamente pedonali, serviti da mezzi pubblici e mobilita’ alternativa in bici. Basta con le chiacchiere e le presentazioni che il Sindaco Alemanno sta facendo da troppo tempo, dietro alle quali nascondersi per rimanere immobili, spostare piu’ in avanti gli obiettivi e non fare scelte. Non si puo’ perdere altro tempo, la pedonalizzazione del Colosseo puo’ essere avviata realisticamente in 60 giorni, secondo quanto proposto da Legambiente, e si puo’ chiudere subito al traffico anche l’area principale del Tridente senza aspettare futuribili parcheggi”. 

 Legambiente Lazio ha recentemente presentato un piano in tre mosse per pedonalizzare il Colosseo. Per liberare il Colosseo dalle auto, prevede tappe precise da avviare in 60/90 giorni e concludere in 12/24 mesi, pensate sulla base di un attento monitoraggio dei flussi di traffico nell’area. Il piano, che Legambiente ha inviato al Comune e al Mibac, prevede di pedonalizzare subito i Fori anche il sabato, nelle mattine dei giorni feriali tra piazza Venezia a largo Corrado Ricci, ampliando la ZTL sino a Santa Maria Maggiore lungo via Cavour; entro 8/12 mesi chiudere l’intero tratto piazza Venezia-largo Corrado Ricci al traffico privato per l’intera settimana; entro 12/24 mesi attuare la totale pedonalizzazione di via dei Fori Imperiali per dare continuita’ ad un’area che a partire dal ‘Tridente’ raggiunga il Parco dell’Appia Antica. Un piano concreto e praticabile, da attuare subito’

IL COMUNE: LA PEDONALIZZAZIONE DEL TRIDENTE PARTIRA’ NEL 2011

 

Piazza del Popolo, e, sullo sfondo,  le strade del "Tridente"

Piazza del Popolo, e, sullo sfondo, le strade del "Tridente"

“La pedonalizzazione del tridente e la realizzazione dell’isola ambientale e’ il piu’ grande e coraggioso intervento di pedonalizzazione mai messo in campo. Sara’ diviso in due fasi e partira’ gia’ dal 2011. “Dunque nessuna chiacchiera e rinvio ma il progetto di pedonalizzazione piu’ importante e concreto degli ultimi anni, che stiamo confrontando con tutte le associazioni e organizzazioni di categoria con uno specifico ufficio aperto al pubblico” replica il delegato del sindaco Alemanno per il Centro Storico, Dino Gasperini.  “Gli incontri stanno procedendo in maniera serrata e si stanno rivelando utilissimi, che contribuiscono a migliorare ulteriormente il progetto di pedonalizzazione- spiega Gasperini- Gia’ nella prima fase, e quindi nel 2011, la pedonalita’ nel tridente aumentera’ del 96% passando da 2,4 a 4,7 km, con un integrale pedonalizzazione di piazza di Spagna e 15 nuove strade pedonalizzate all’interno del tridente che ci consentiranno di connettere le attuali piccole isole in un sistema pedonale di grandissimo valore, che muove un investimento economico di 250 milioni di euro”.
 “Questo sara’ caratterizzato da un trasporto pubblico esclusivamente elettrico all’interno del Tridente e dall’avvio del sistema di car sharing e van sharing, sempre elettrici, nonche’ un nuovo itinerario pedonale che va da piazza di Spagna a piazza Venezia- continua Gasperini- Sottolineo inoltre che la nostra amministrazione ha reso davvero pedonale piazza dell’Orologio, cosi’ come largo dei Calcarari e piazza Borghese, che due anni fa, quando ci siamo insediati, abbiamo definito l’isola che non c’e’ in quanto senza elementi di protezione diventavano veri e propri parcheggi a cielo aperto. Tutti e tre questi luoghi sono stati oggetto di intervento di chiusura alle auto con colonnotti parapedonali.

 “Abbiamo inoltre comunicato che a gennaio renderemo finalmente pedonale e protetta dalle macchine in sosta anche piazza Navona e che abbiamo gia’ esperito la gara per la nuova piazza San Silvestro, finalmente pedonale, che rappresenta una grandissima trasformazione urbana- prosegue Gasperini- Dunque non solo non abbiamo rinviato nulla, ma abbiamo attuato interventi concreti che si attendevano da anni, sul tridente in particolar modo. Terminata la fase di concertazione a gennaio, inizieranno i lavori che prevedono non solo provvedimenti di mobilita’ finalizzati alla piu’ grande area pedonale esistente, ma anche grandi opere di riqualificazione urbana”.  “Saremmo contenti di confrontarci con Legambiente sulla pedonalizzazione del Tridente, come sta avvenendo con tutte le associazioni e le organizzazioni esistenti- conclude Gasperini- Percio’
prima di esprimere giudizi, consigliamo a tutti di prendere visioni di progetti, dei tempi di attuazione e delle risorse messe in campo. In questo modo ci si accorgera’ che questa amministrazione sta realizzando la piu’ grande opera di riqualificazione del centro che ci sia mai stata. Per quanto riguarda invece la seconda fase, la pedonalita’ aumentera’ del 130% nell’ambito del tridente, arrivando a 5,5 km”.