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Rifiuti: nel comune di Roma niente siti alternativi a Malagrotta

29 dicembre 2010 0 commenti

malagrottaStallo sul post Malagrotta, la discarica che raccoglie i rifiuti romani: la regione Lazio comunica che secondo la valutazione consegnata dal Campidoglio, non ci sono aree idonee nel territorio comunale. In una nota, la regione spiega infatti che l`amministrazione di Roma Capitale ha trasmesso alla Regione Lazio i risultati di uno studio che analizza i possibili siti idonei ad ospitare un sistema integrato per la gestione dei rifiuti.

La valutazione ha riguardato otto macroaree situate nel territorio comunale, analizzate secondo gli aspetti ambientali, gli aspetti idrogeologici, di difesa del suolo e gli aspetti territoriali. Fra queste porzioni di territorio, quattro macroaree erano già state individuate da precedenti studi del Dipartimento Ambiente e Protezione civile della Regione Lazio e sono: Macroarea 2, che raggruppa le località: La Barcaccia, Pantano, Fonte di Papa, Santa Colomba, Vivaro, Marcigliana; Macroarea 13, con le località Monte della Chiesola, Pantano Monastero, Mastaccio, Castel di Guido; Macroarea 15, con le località Castel Malnome, Monte Carnevale, Valle Galeria, Fosso Galeria, Ponte Malnome; Macroarea 28, con la località de Il Quartaccio. A questi si aggiungono i quattro siti di Procoio, Monte di Massa, Santa Palomba e Porta Medaglia, individuati dal Dipartimento Tutela Ambientale di Roma Capitale in base agli stessi criteri presi in considerazione per l`individuazione delle Macroaree.

E la conclusione è: “Sulla base di questo studio, Roma Capitale ha notificato alla Regione la propria valutazione sulla non esistenza di aree idonee all`interno del territorio comunale per la realizzazione di nuovi impianti integrati per il trattamento e lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani, provenienti dalla raccolta della capitale”.

POLVERINI (PL): ALLORA CI PENSEREMO NOI

“Se il comune ritiene che non ci sia un sito è chiaro che ce ne occuperemo noi” ha commentato il presidente della Regione Lazio Renata Polverini. ”Non c’e’ una scadenza definitiva – ha detto – Malagrotta pero’ dal 31 dicembre si trova in una situazione diversa e in quel momento bisognera’ iniziare a trovare un sito alternativo perche’ abbiamo detto che Malagrotta chiudera”. A chi le faceva notare che, proprio in virtu’ della situazione di Malagrotta, dopo il 31 dicembre potra’ non essere piu’ possibile smaltire i rifiuti, Polverini ha risposto: ”Ci sono anche soluzioni tampone in attesa di individuare un nuovo sito”. A chi le chiedeva se si stia pensando a una proroga, la governatrice ha risposto: ”In queste ore stiamo valutando il da farsi”.

IL PD: ALEMANNO SI ASSUMA LE SUE RESPONSABILITA’

“Alemanno si assuma finalmente le sue responsabilita’ sulla questione dei rifiuti. Sono infatti due anni e mezzo che il sindaco fa proclami anche su questo tema e ora scopriamo che non ha ancora individuato il sito alternativo a Malagrotta e che addirittura ha chiesto di risolvere la questione alla Regione Lazio, con il rischio che Roma diventi come Napoli”. E’ queta la replica del segretario del Pd di Roma, Marco Miccoli. “Da quando ha assunto il suo incarico abbiamo assistito solamente all’assunzione di 4.000 persone (cubiste, ex-estremisti di destra, segretarie e amici degli amici) nelle aziende del Comune di Roma. Per il resto dal sindaco solo chiacchiere e distintivo- conclude Miccoli- Ora l’ennesimo bluff sui rifiuti e con il disperato tentativo di passare il cerino nella mani del presidente della Regione Lazio”.

VERDI: DEPRIMENTE RIMPALLO TRA POLVERINI E ALEMANNO

E’ deprimente assistere al rimpallo di responsabilita’ tra la presidente della Regione Lazio Renata Polverini e il sindaco di Roma Gianni Alemanno in merito alla questione rifiuti. E lo e’ ancora di piu’, perche’ uno parla di una nuova discarica e l’altro di nuovi inceneritori, senza che si intraveda l’ombra di una gestione diversa, che punti tutto su diminuzione della produzione del rifiuto, riuso e differenziata”. E’ quanto afferma il presidente dei Verdi del Lazio, Nando Bonessio. ”Il linguaggio di Polverini e Alemanno – aggiunge – e’ vecchio, come le soluzioni che propongono, lontane anni luce da quelle adottate in tutti i paesi civili. Noi facciamo proposte concrete, come la liberalizzazione del servizio di gestione della differenziata. Purtroppo pero’ sentiamo ancora parlare di nuove discariche, mentre e’ urgente dichiarare lo stato di elevata criticita’ ambientale per la zona di Malagrotta. Chiediamo subito una spiegazione – conclude Bonessio – al perche’ i 4,5 milioni gia’ stanziati e destinati a interventi straordinari di risanamento non siano stati ancora utilizzati”.