Home » Redazione Ecquo » energia, Industria »

Il ministero dello Sviluppo Economico dà il via libera alla riconversione a carbone della centrale di Porto Tolle

5 gennaio 2011 0 commenti

imagesCAXS1GGPArriva l’ok del ministero dello Sviluppo Economico per la conversione a carbone della centrale termoelettrica dell’Enel a Porto Tolle.  A renderlo noto è il ministero, la cui ”direzione generale per l’energia nucleare, le energie rinnovabili e l’efficienza energetica ha autorizzato la conversione a carbone della centrale termoelettrica Enel Spa di Porto Tolle, in provincia di Rovigo. Il provvedimento _ informa un comunicato _ e’ stato emanato a seguito del positivo giudizio di compatibilita’ ambientale e dell’intesa con la Regione Veneto”.
 Con il nuovo assetto la centrale potra’ operare con tre sezioni alimentate a carbone e, parzialmente, a biomasse (contro le attuali quattro alimentate a olio combustibile denso, da 660 MW elettrici ciascuna), per una potenza elettrica lorda nominale complessiva di 1.980 MW.  ”Con questo provvedimento – ha detto il ministro dello Sviluppo Economico Paolo Romani – si sblocca un cantiere importante per la crescita e la modernizzazione del territorio. L’intervento di conversione comporta infatti un investimento consistente da parte dell’azienda, pari a circa 2 miliardi di euro. L’utilizzo della nuova tecnologia nell’impianto di Porto Tolle consentira’ inoltre un uso piu’ efficiente della risorsa energetica primaria, e una riduzione degli impatti ambientali connessi al funzionamento degli impianti produttivi”, ha concluso Romani.  Si stima che i lavori di conversione della centrale potranno essere conclusi nell’arco di sei anni.