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Gru e rare Anatre Casarche al Pantano Longarini, in Sicilia. A quando la creazione del parco?

7 gennaio 2011 0 commenti
Un gruppo di fenicotteri al Pantano Longarini

Un gruppo di fenicotteri al Pantano Longarini

Il Pantano Longarini è una area umida di circa duecento ettari nel territorio di Ispica, in provincia di Ragusa. Un vero tesoro naturalistico dimenticato, che è rifugio di specie come fenicotteri, anatre e aironi: minacciata da discariche abusive e caccia eppure riserva sempre nuove sorprese.  

 Un nucleo di nove gru e le rare casarche, anatre dalla livrea color arancio, sono state avvistate  dal gruppo di ornitologi della Lipu e di Ebn Italia impegnato da mesi in un monitoraggio sistematico dell’avifauna nella zona, dove sono presenti 70 specie diverse tra cui aironi, fenicotteri, rapaci, limicoli e passeriformi. Il gruppo di gru è composto da cinque adulti e quattro giovani e ha trovato l’habitat ideale nelle tranquille sponde del pantano Longarini per evitare i rigori invernali del Nord Europa.

La gru è uno svernante irregolare nella Sicilia sudorientale ad eccezione dei siti preclusi negli anni al disturbo venatorio, come ad esempio il Biviere di Lentini, in cui il loro numero risulta regolare ed in aumento.  Gli ornitologi della Lipu e di Ebn Italia ricordano che i pantani della Sicilia sud orientale, in assenza di attività venatoria, nel giro di pochi mesi sono stati colonizzati da un gruppo di circa 600 fenicotteri, e vi abita anche un numero di morette tabaccate, specie minacciata a livello globale.

 

 

L’ultima edizione di Eurobirwatch condotto dalla Lipu ha mostrato l’importanza delle aree umide siciliane.  Alla Riserva di Vendicari le guide della LIPU hanno permesso a numerosi visitatori di ammirare sei esemplari di sterna maggiore, specie molto rara, 51 fenicotteri e altre importanti specie per un totale di oltre 1.500 uccelli in due soli giorni di osservazioni. Al Pantano Longarini, importante area umida in provincia di Ragusa i volontari LIPU hanno conteggiato numeri eccezionali e rarità come 10 esemplari di albastrello, un limicolo poco comune da incontrare, 200 combattenti, 330 fenicotteri e quattro esemplari di moretta tabaccata, un’anatra rara minacciata di estinzione. Ma anche cinque esemplari di pollo sultano, una specie reintrodotta di recente in Sicilia dopo l’estinzione avvenuta nel 1957, 20 di spatola, in ritardo sulla migrazione o che hanno deciso di svernare nel sito e due upupe, in inverno rare da vedere. La Riserva naturale Saline di Priolo, in provincia di Siracusa, gestita dalla LIPU, ha offerto lo spettacolo di varie specie di gabbiani (una cinquantina di esemplari tra corallino, corso, roseo), alcuni combattenti, 16 sterne maggiore e uno smeriglio, raro da vedere in Sicilia. Tutto questo ben di Dio andrebbe tutelato molto più di quanto non sia.

Due splendidi esemplari di anatra casarca

Due splendidi esemplari di anatra casarca

 

 

 Gli ambientalisti sollecitano da tempo che nell’area del pantano Longarini venga al più presto istituita la Riserva naturale, di cui si parla dal 1991, ma senza successo. Anzi, nello scorso anno l’assessorato regionale aveva addirittura aperto la zona all’attività venatoria, salvo poi porvi rimedio _ dopo le proteste degli ambientalisti e del sindaco di Ispica _ facendo marcia indietro. Certo è che la questione della tutela dell’area non è una priorità. E questo perchè evidentemente gli interessi organizzati sul territorio preferiscono la situazione attuale.

A qualcuno interessa davvero tutelare quasta aerea umida? Scriva alla regione Sicilia e alla provincia di Ragusa…