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Australia, nuova ondata di alluvioni

10 gennaio 2011 0 commenti

australia alluvioneIl nordest dell’Australia affronta una seconda ondata di devastanti inondazioni, con forti piogge che si prevede continueranno nei prossimi giorni nelle aree meridionali del Queensland, avanzando oltre il confine nel Nuovo Galles del Sud. Si teme ora che la piena raggiunga le aree turistiche della Gold Coast, con ulteriore grave danno al settore, e la popolosa capitale statale Brisbane, dove i residenti delle aree piu’ basse hanno innalzato barriere con sacchi di sabbia. Dopo un weekend di diluvio, le cittadine costiere di Gympie e Maryborough sul fiume Mary, 250 km a nord di Brisbane, sono le ultime di circa 40 comunita’ ad essere raggiunte dalla piena.

E già si conta una nuova vittima. Una donna è rimasta uccisa per le piene  che hanno colpito il nordest dell’Australia. La polizia del Queensland ha detto che la donna è stata trascinata da un torrente in piena le cui acque hanno invaso le strade di Toowomba. L’acqua ha rovesciato auto, allagato edifici e lasciato persone aggrappate agli alberi. La morte di oggi porta a 11 le vittime delle alluvioni da novembre

Piu’ a sud, oltre 200 mm di pioggia sono previsti nel sudest Queensland, tornando ad allagare centri gia’ inondati due settimane fa, e nel confinante Nuovo Galles del Sud. Oggi sono stati evacuati numerosi residenti di Dalby, a ovest di Brisbane, dove la piena si era da poco ritirata dopo una prima ondata due settimane fa. A Rockhampton, 600 km a nord di Brisbane, la piena restera’ alta per tutta la settimana, con il livello del fiume Fitzroy stabile e 9,1 metri. Ieri l’alluvione ha causato almeno un’altra vittima, l’undicesima dall’inizio del maltempo in novembre: una giovane annegata in un ruscello in piena nella comunita’ aborigena di Cherbourg, presso Gympie. A Toowoomba, nell’entroterra di Brisbane, colpita oggi da una piena improvvisa, due donne sono disperse dopo essere state trascinate via dalle acque, mentre le squadre di soccorso hanno tratto in salvo decine di persone.

Il disastro ha gia’ colpito duramente il settore minerario e interrotto le forniture di carbon coke, di cui il Queensland e’ il maggior esportatore, facendo gia’ lievitare i prezzi internazionali. La piena ha allagato circa 40 miniere di carbone e danneggiato le linee ferroviarie per il suo trasporto.