Foodwatch: nei mangimi un livello di diossina 164 volte superiore ai limiti di legge. Ed è bufera sul Governo tedesco
Altro che caso chiuso. Mentre le autorita’ tedesche promettono severe punizioni ma si affrettano a circoscrivere la portata della contaminazione _ con l’evidente intento di proteggere innanzitutto l’agricoltura tedesca _ nuovi dati indicano che la diffusione della diossina nei mangimi e’ stata ancora più grave di quello che si sapeva.
L’organizzazione non governativa Foodwatch ha reso noto che un altro campione di mangime conteneva 123 nanogrammi di diossina per chilogrammo, un livello 164 volte superiore ai limiti consentiti dalla legge, di 0,75 nanogrammi. Questi dati indicherebbero così un presenza molto maggiore di diossina di quella finora denunciata dalle stesse autorità sanitarie tedesche che avevano parlato di un livello 78 volte superiore rispetto alla soglia tollerata dall’uomo.
Il ministero dell’Agricoltura tedesco non ha commentato le notizie diffuse da Foodwatch. Secondo quanto è stato riportato nei giorni scorsi la ditta incriminata si era accorta che produceva mangimi che erano contaminati ma aveva cercato di porvi rimedio con la diluizione; mischiare mangimi con alto contenuto di diossina con altri a basso contenuto, ottenendo così dei mix che _ mediamente _ rientravano entro i limiti legali. Il problemaè che c’erano che delle partite non miscelate.
La riunione di oggi, ha detto il ministro la Aigner intervistata dalla Sueddeutsche Zeitung, ha l’obiettivo di ottenere informazioni di prima mano su quello che è successo. Infornazioni dopo che da giorni si sa della contaminazione? Il capo di Foodwatch, Thilo Bode, ha accusato il ministro di difendere i produttori: “Sta cercando di proteggere chi mescola veleni invece di provvedere a colmare le ovvie carenze in sicurezza alimentare”.