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L’Emilia Romagna e la Puglia ribadiscono il “no” a impianti nucleari

12 gennaio 2011 0 commenti

La Regione Emilia-Romagna ha ribadito il proprio parere contrario ”sulla delibera Cipe relativa agli impianti e le tipologie di produzioni di energia elettrica nucleare da realizzarsi nel territorio nazionale, e piu’ in generale rispetto al percorso ed alle modalita’ adottate dal Governo. Una posizione negativa condivisa dalla maggioranza delle Regioni presenti”.

 Lo ha confermato l’assessore regionale alle Attivita’ produttive Gian Carlo Muzzarelli nel corso della riunione, a Roma, della Commissione politiche energetiche della Conferenza delle Regioni e delle province Autonome, chiamata a esprimere un parere sullo schema di delibera Cipe per la definizione delle tipologie di impianti per la produzione di energia elettrica nucleare che possono essere realizzate nel territorio nazionale.  
 ”La Regione Emilia-Romagna – ha aggiunto Muzzarelli – esprime preoccupazione per l’assenza permanente di un tavolo nazionale sull’energia, per la frammentazione degli atti che accompagnano
la scelta verso l’energia nucleare al nostro Paese e per l’eccessiva genericita’ dei provvedimenti attuativi proposti”. Inoltre, in riferimento allo schema di delibera Cipe, Muzzarelli aggiunge che ”i requisiti proposti non permettono ne’ di individuare scelte di natura industriali rilevante per il nostro Paese, ne’ di garantire la realizzazione degli impianti piu’ avanzati dal punto di vista tecnologico e della sicurezza. Penso ad esempio all’assenza di ogni riferimento agli standard previsti dal Decreto legislativo 230/95 in materia di radioattivita’ e al mancato coinvolgimento dell’Agenzia per la sicurezza nucleare, nonche’ alla mancanza di riferimenti alla gestione e smaltimento dei rifiuti radioattivi e all’attivita’ di decommissioning. Tale attivita’ risulta particolarmente delicata, come quotidianamente riscontriamo, a Caorso”. Mizzarelli ha infine ribadito, come da diverse delibere dell’Assemblea Legislativa Regionale, il ”parere negativo a realizzare centrali nucleari sul territorio dell’ Emilia-Romagna”.

CONTRARIA ANCHE LA PUGLIA

“E’ allarmante il modo di procedere del governo nazionale su un tema così importante come quello dell’energia nucleare”. Lo sostengono gli assessori all`energia, Loredana Capone, e all`ambiente, Lorenzo Nicastro, che hanno ribadito la posizione nettamente contraria della Regione Puglia sulla realizzazione di impianti ad energia nucleare, nella specifica Commissione della Conferenza delle Regioni e Province Autonome: “L`accelerazione impressa con lo schema di delibera Cipe, oggi in discussione – spiegano – testimonia la volontà del governo centrale di procedere a colpi di accetta, non tenendo in alcuna considerazione le posizioni espresse sino a ora dai governi regionali in sede di conferenza unificata, finalizzate alla tutela dell`ambiente dei territori e al diritto alla salute delle popolazioni regionali”.