Brasile, sono già 271 i morti per l’alluvione
Un disastro. Sono già 271 le vittime accertate dell’alluvione in Brasile, che ha duramente colpito lo stato di Rio de Janeiro. I soccorritori stanno usando tutti i mezzi a loro disposizione per scavare tra le tonnellate di fango e detriti alla ricerca di sopravvissuti. Ma le dimensioni della tragedia sono immani.
La città più colpita è Teresopolis, a nord di Rio, dove improvvisi fiumi d’acqua hanno sbattuto le automobili contro gli alberi, riversando tonnellate di fango rosso sulle case. I sopravvissuti si muovono a fatica nell’acqua alta, alla ricerca di alture su cui rifugiarsi e portano con sé ciò che rimane delle loro cose. Fiumi di fango continuano a scendere dalle montagne, anche se ha smesso di piovere.
A Teresopolis, secondo un funzionario della protezione civile locale sono scesi in 24 ore 260 millimetri di pioggia _ piu di quanta ne era attesa per tutto il mese _ e i morti sarebbero 130. Una cittadina di Teresopolis ha riferito che molti si sono salvati arrampicandosi sugli alberi. Nella città 800 soccorritori sono impegnati nella ricerca dei sopravvissuti. In Brasile sono frequenti le inondazioni nel periodo estivo e a farne le spese sono soprattutto le baraccopoli costruite in maniera precaria sulle pendici delle colline. In alcune zone le acque hanno raggiunto i 5 metri, ma a fare vittime sono state soprattutto le frane.
Ma tutta la regione montagnosa dello stato è stata duramente colpita. A Nova Friburgo _ dove sono caduti 240 millimetri di pioggia in 24 ore _ i morti sono 107, a Petropolis, 30. E altra pioggia è destinata a cadere, con tutti problemi per i soccorsi, che sono resi difficili dall’instabilità dei versanti e proprio dalla pioggia incessante.