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Tragico bilancio delle alluvioni in Brasile: 432 morti

14 gennaio 2011 0 commenti

CHUVA25-p“Voglio vedere mio padre. Voglio vedere mio padre”. Un ragazzo urla dopo aver saputo che il corpo del genitore è stato trovato sotto il fango che ha invaso la costa del Brasile. I villaggi sono stati trasformati in cimiteri, i sopravvissuti hanno scavato tra i detriti, hanno trovato solo cadaveri.

Almeno 432 persone sono state uccise a causa delle alluvioni successive alle forti piogge estive e dal fiume di fango che ha sommerso persone e distrutto case. A Campo Grande, ora accessibile solo per otto chilometri, uomini e donne tirano fuori dalla melma i corpi delle vittime, li posizionano sulla terra e li coprono. Alluvioni e frane sono comuni in Brasile durante il periodo estivo, ma le inondazioni degli ultimi due giorni sono state particolarmente devastanti. Il disastro ambientale ha colpito poveri, che vivevano in case senza fondamenta, e ricchi, che hanno visto le loro case di Teresopolis scivolare via. “Gli ospedali sono super affollati. L’esercito sta allestendo ospedali da campo”, ha dichiarato la dottoressa Conceicao Salomao, coordinatrice di un centro di emergenza creato in una palestra: circa 750 persone oggi e mille ieri hanno ricevuto cure a attenzioni. La dottoressa è preoccupata per le malattie batteriologiche che si possono diffondere. “La cosa peggiore è sentirsi impotenti – dice – facciamo quello che possiamo, ma ci sono troppe persone”.

Il dipartimento di Difesa Civile ha pubblicato sul suo sito i primi parziali numeri: 172 persone morte a Teresopolis, 160 a Nova Friburgo, 36 a Petropolis. Circa 14mila persone hanno dovuto abbandonare le loro case. Altre 37 sono morte in inondazioni e frane da Natale in altre zone del Brasile, 16 in Minas Gerais, Stato a nord di Rio de Janeiro e 21 nello Stato di San Paolo. “Siamo come zombies coperti da fango, nell’oscurità, scavando e scavando”. É solo una delle tante dichiarazioni di persone disperate, che hanno perso tutto.