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Smog: Asstra, basta allarmi, serve più trasporto pubblico

29 gennaio 2011 0 commenti

Fatti, non semplici chiusure domenicali. ”Un altro, ennesimo, allarme inquinamento” dovrebbe ”indurre le istituzioni a valutare una volta per tutte l’importanza del trasporto pubblico locale”. Cosi’ il presidente di Asstra, Marcello Panettoni, al termine del Consiglio Direttivo dell’associazione.  I vertici delle maggiori aziende di trasporto pubblico in Italia puntano il dito sulla mancanza di politiche lungimiranti e programmatiche in tema di mobilita’ e ambiente.  ”Ci risiamo – dice Panettoni  – l’inquinamento e i livelli di PM10 impongono la chiusura delle citta’ italiane al traffico privato”. ”Basta con le lacrime di coccodrillo – conclude – E’ necessario potenziare i servizi per la mobilita’ e non tagliare le risorse”.

IL PD: E INVECE SI TAGLIA

“E’ di evidente drammaticita’ l’urgenza di intervenire con riforme strutturali a beneficio della mobilita’ sostenibile” osserva il deputato e capogruppo del Pd in commissione Trasporti alla Camera, Michele Meta.
 “Il governo Berlusconi- aggiunge Meta- si e’ assunto invece negli ultimi mesi la gravissima responsabilita’ di colpire con l’accetta i milioni di pendolari che preferiscono muoversi in treno o in autobus invece che utilizzare la propria automobile. Una situazione gravissima, quindi, che vede l’esecutivo guidato da Berlusconi complice del peggioramento della qualita’ dell’aria”.   Secondo il democratico, “il diritto alla mobilita’ dei cittadini e la qualita’ dell’ambiente sono stati duramente colpiti da una riduzione di un terzo dei fondi destinati al trasporto pubblico locale e alla mobilita’ collettiva. Cio’ potrebbe avere conseguenze peggiori sulla qualita’ dell’aria di citta’ come Roma, Milano, Torino e tante altre realta’ dove ogni giorno si muovono milioni di persone per motivi di studio o lavoro”.   Meta ricorda che “la scorsa estate in Parlamento la maggioranza si e’ assunta la responsabilita’ gravissima di bocciare la nostra proposta di legge per l’acquisto di mille treni per il trasporto dei pendolari, misura che sarebbe andata a vantaggio immediato dei cittadini e dell’ambiente visto che il treno produce il 90% circa di emissioni atmosferiche in meno rispetto ai veicoli a motore”.   E’ proprio dalla “cura del ferro che bisogna ripartire- conclude l’esponente del Pd- per liberare le nostre citta’ dalla morsa dell’inquinamento, invertendo tendenze ormai consolidate che non hanno certo bisogno di essere assecondate ulteriormente con politiche che incentivano il ricorso ai mezzi di trasporto privati”.