Home » Redazione Ecquo » Inquinamento »

Percolato in mare, il Comune di Anacapri si costituisce parte civile

2 febbraio 2011 0 commenti

Il Noe al lavoroL’amministrazione comunale di Anacapri si costituirà parte civile nei confronti dei responsabili coinvolti nell’inchiesta sul presunto sversamento di percolato in mare della Procura di Napoli.  L’assessore con delega al Mare, Massimo Coppola, afferma: “Gli eventi funesti che portarono alla ribalta internazionale un’immagine disastrosa del Golfo di Napoli nell’estate del 2009, hanno spinto le amministrazioni dell’isola di Capri a prendere due decisioni. La prima è l’avviamento dell’iter per l’istituzione dell’area marina protetta e, per questo, si attende che venga consegnato lo studio di fattibilità dal ministero dell’Ambiente per poterlo aggiornare, mentre la seconda è che le amministrazioni si sarebbero costituite, in futuro, parte civile verso qualsiasi episodio criminoso a danno del nostro mare”.

“Nessuno stato di necessità – continua Coppola -, può giustificare tali atti di irresponsabilità. Il fatto che il mare possa ‘assorbire’ tutto è un concetto ormai obsoleto e non veritiero. Tutti gli organi preposti – conclude Coppola – sono tenuti ad adoperarsi per quella che rappresenta la vera emergenza ambientale: lo stato di obsolescenza e il cattivo funzionamento degli impianti di depurazione di Cuma e Foce Sarno”.