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Casalecchio (Bo) sceglie l’energia idroelettrica: un miniprogetto per coprire i consumi degli edifici pubblici

4 febbraio 2011 0 commenti

imagesCAXGMJMIRiattivare due turbine idrauliche di 330 kw di potenza ciascuna nell’impianto idroelettrico della ‘Canonica’ alla Croce di Casalecchio. E produrre cosi’ energia pulita per coprire circa l’80% del fabbisogno elettrico degli edifici pubblici dell’amministrazione di Casalecchio, generando un surplus di oltre il 50% in caso di realizzazione del secondo impianto. E’ il progetto che verra’ presentato al pubblico mercoledi’ 16 febbraio alle 21 nei locali della Casa per la Pace “La Filanda” e prevede che i lavori per realizzarlo partano nella seconda meta’ di ottobre per durare un anno.

“Per l’amministrazione- afferma Beatrice Grasselli, assessore all’Ambiente di Casalecchio– questo intervento rappresenta un contributo importante per la produzione di energia rinnovabile sul nostro territorio e ci consentira’, nell’ambito della nostra pianificazione energetica, di raggiungere piu’ facilmente gli obiettivi di riduzione di anidride carbonica fissati dalla Comunita’ Europea per il 2020″. L’impianto, infatti, oltre a diminuire l’importazione di energia dall’esterno, ridurrebbe le emissioni di gas serra con un risparmio in CO2 stimato in 1.800 tonnellate all’anno di equivalente petrolio (i dati raddoppierebbero in caso di realizzazione del secondo impianto).

Entusiasmo anche nelle parole di Fabio Marchi, segretario del Consorzio della Chiusa di Casalecchio e del Canale di Reno: “Il progetto prevede che il Canale di Reno torni a svolgere la funzione di produzione di forza motrice per la quale e’ stato realizzato nel 13esimo secolo attraverso lo sfruttamento del salto idraulico in prossimita’ della Casa per la Pace La Filanda”. Il Consorzio della Chiusa ha gia’ presentato alla Regione Emilia-Romagna ed alla Provincia di Bologna lo studio di impatto ambientale per il progetto.