Home » Redazione Ecquo » energia, Industria, Politiche »

Pd verso il sì al referendum antinucleare

5 febbraio 2011 0 commenti

radiation_warning_symbol_trifolium_blackE’ stato approvato oggi dalla Assemblea nazionale del Partito Democratico l’ordine del giorno promosso dagli Ecologisti Democratici. Il documento che vede come primi firmatari Ermete Realacci, Fabrizio Vigni e Stella Bianchi, impegna il partito a promuovere la partecipazione al voto al referendum sul nucleare con l’indicazione di votare ‘si” alla abrogazione del piano del governo Berlusconi. 

 L’ordine del giorno, sottoscritto da numerosi esponenti di tutte le aree politiche del partito, ribadisce le “ragioni non ideologiche” della contrarieta’ ad una scelta “sbagliata, costosa, inutile”, e la necessita’ di una “modernizzazione del sistema energetico” che abbia come priorita’ “l’efficienza energetica e le rinnovabili”. “Pur ritenendo che lo strumento referendario sia ormai logorato – aggiunge il responsabile Green Economy del Pd, Ermete Realacci _ sia convinti che il referendum sul nucleare costituira’ in ogni caso un’importante occasione di dibattito pubblico sui temi dell’energia e di pronunciamento da parte degli elettori su una questione di grande importanza”.

“E’ assurdo che si perda tempo su un fantomatico piano nucleare quando ancora dobbiamo uscire dal vecchio” ha detto Pier Luigi Bersani, nel suo intervento conclusivo all’assemblea nazionale del Pd. Con il “fantomatico piano” del governo, che peraltro procede a rilento, avverte Bersani, “si stanno bloccando le operazioni di decommissioning (lo smantellamento delle vecchie centrali nucleari, ndr) che sono le uniche che potrebbero dare lavoro alla nostra industria”.