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Wwf: sui rifiuti industriali rischio Far West fino a giugno

8 febbraio 2011 0 commenti

rifiutiRifiuti pericolosi in giro per l’Italia senza controlli e sanzioni, almeno fino a giugno. Questo è il rischio segnalato dal WWF Italia in una lettera al ministro Prestigiacomo. Dal 28 dicembre scorso infatti vige il Far West visto che sono sospese le sanzioni per chi trasporta rifiuti industriali pericolosi e non, almeno fino alla fine di maggio.

“Chiediamo un intervento urgente del suo ministero affinché siano ripristinate al più presto le sanzioni vigenti riguardanti le violazioni sul trasporto dei rifiuti, al momento sospese sino al giugno 2011 per effetto della proroga a quella data dell’operatività del Sistema Sistri, stabilita con il Decreto Ministero dell’ambiente 22.12.2010  (pubblicato sulla  G.U 28.12.2010, n. 302). Infatti, dall’operatività del sistema Sistri, come segnalato da autorevoli esperti e magistrati (tra cui Gianfranco Amendola,  Procuratore   di Civitavecchia),  dipende l’entrata in vigore del nuovo sistema sul controllo e sulla tracciabilità dei rifiuti previsto dagli artt. 16, c. 1 e 39, c. 2 del Dlgs n. 205/2010.
Per effetto del DM citato per cinque mesi (dalla fine di  dicembre 2010 alla fine di maggio 2011) il trasporto dei rifiuti industriali,  pericolosi e non pericolosi, può avvenire senza controlli e, soprattutto,  senza incorrere in alcun tipo di sanzione, nel caso di violazioni.” Si legge nella lettera a firma  Stefano Leoni presidente WWF Italia.   Il WWF chiede quindi di emanare una norma urgente – eventualmente inserendola in un decreto legge  in fase di conversione (ad esempio  il cd
”milleproroghe”) – per  ripristinare le norme e le relative sanzioni sul trasporto di rifiuti precedenti al Dlgs 205/2010,  in attesa della completa entrata in vigore  del Sistema  Sistri e, quindi, delle nuove disposizioni sul controllo e la tracciabilità dei rifiuti previsti dal Dlgs.

Lo scorso ottobre il WWF insieme a numerose altre associazioni ricordava
come la nuova modalità come il Sistri (Sistema Informatico di Tracciabilità
dei Rifiuti) possa garantire una maggiore tracciabilità dei rifiuti dal
luogo di produzione a quello di recupero o smaltimento. Ma è necessario che
questa modalità coinvolga anche i centri di stoccaggio, noti per essere il
centro nevralgico dei traffici illegali. E’ altrettanto necessario  che sia
stabilito e sia in vigore un sistema di sanzioni certo e chiaro, anche per
prevenire quella  gestione scorretta del ciclo dei rifiuti che favorisce gli
interessi  di gruppi di criminalità organizzata, come sottolineato anche dal
Parlamento europeo nella  risoluzione approvata la scorsa settimana.