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Cina, Coldiretti denuncia: “Primato non solo economico: nel 2010 leader anche per i cibi contaminati”

14 febbraio 2011 0 commenti

Pechino, Cina“Con la rapida crescita che ha consentito alla Cina di raggiungere il secondo posto nell’economia mondiale, il gigante asiatico nel 2010 ha conquistato anche il primato nel numero di notifiche per prodotti alimentari irregolari perchè contaminati dalla presenza di micotossine, additivi e coloranti al di fuori dalle norme di legge, da parte dell’Unione Europea”. È quanto afferma la Coldiretti nel sottolineare che “su un totale di 3.291 allarmi per irregolarità ben 418 (13 per cento) hanno riguardato la Cina per pericoli derivanti dalle contaminazioni dovute sopratutto a materiali a contatto con gli alimenti, sulla base della Relazione sul sistema di allerta per gli alimenti”.

“Al secondo posto -sottolinea la Coldiretti- con ben 250 segnalazioni (8 per cento del totale) si trova l’India, l’altro Paese che nell’economia mondiale presenta tassi di crescita entusiasmanti”. “La spinta verso la crescita dell’economia cinese ha determinato conseguenze sul piano della sicurezza alimentare ed ambientale i cui effetti – sostiene la Coldiretti – sono ricaduti sull’intero pianeta”.

“Lo scandalo della presenza di melamina nel latte che ha portato morti per avvelenamento e paura nei diversi continenti -prosegue Coldiretti- è la conseguenza di una politica di contenimento esasperato dei costi, legittimati sull’altare di un libero mercato senza regole”. “La globalizzazione dei mercati, a cui non ha fatto seguito quella della politica, ha portato ad un deficit di responsabilità, di onestà e di trasparenza -afferma Coldiretti- che ha drammaticamente legittimato la derubricazione del tema cibo fino a farlo considerare una merce qualsiasi, come fosse un aspirapolvere o un frigorifero con effetti che -conclude la confederazione degli imprenditori agricoli- rischiano di provocare una rincorsa al ribasso con effetti drammatici come dimostrano i recenti casi dei maiali e dei polli alla diossina in Germania”.