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Il Principe Carlo all’Europa: tagliamo i gas serra del 20% entro il 2020

14 febbraio 2011 0 commenti

ClimaL’obiettivo di riduzione dei gas serra del 20% entro il 2020 per l’Ue deve rappresentare solo una tappa di passaggio, un obiettivo minimo per puntare ad un target piu’ ambizioso, necessario al Pianeta. Il futuro infatti dipende dal passaggio ad un modello di economia ‘’verde’’. E’ questo il messaggio lanciato dal principe Carlo d’ Inghilterra agli eurodeputati, in occasione del convegno ‘Low Carbon Prosperity Summit’, tenuto al Parlamento europeo di Bruxelles. Non a caso, proprio quest’anno l’Ue discutera’ l’idea di una riduzione dell’80-95% di CO2 per il 2050.

Secondo il principe, storico ambientalista, oggi ‘’centinaia di scienziati del clima stanno lanciando un monito: per fare fronte alle conseguenze peggiori dei cambiamenti climatici dobbiamo ridurre le emissioni di CO2 di almeno il 50% entro il 2050. Questo significa che l’obiettivo del 20% deve essere solamente un’ambizione minima’’.  Per l’erede al trono britannico, l’economia globale deve cambiare rotta e diventare sostenibile, a partire da settori chiave come agricoltura e pesca. ‘’E’ strano – ha spiegato il principe Carlo – che nonostante sovvenzioni globali di circa 16 miliardi di dollari di fondi pubblici ogni anno, stiamo mettendo in ginocchio l’industria della pesca. Questo settore contribuisce per oltre 200 mld l’anno al Pil globale, ma non potra’ continuare a farlo per molto tempo.

Secondo la Banca mondiale, se eliminassimo le sovvenzioni e la pesca eccessiva, migliorando la gestione della risorsa, l’industria globale della pesca potrebbe dare un contributo di 250 miliardi di dollari l’anno al Pil globale’’. Questo tipo di dati ‘’danno una speranza di cura – ha aggiunto – a lungo termine. So che questo richiede misure difficili, ma se non ci limitiamo ad una logica che guarda solo all’immediato, ma guardiamo al futuro, io mi chiedo se veramente abbiamo un’alternativa’’. In sostanza, secondo il principe Carlo ‘’dobbiamo fare di piu’ oggi per evitare le catastrofi di domani e possiamo farlo soltanto attraverso il modo in cui affrontiamo i problemi economici’’.