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Kyoto Club: nel 2050 sarà possibile avere solo energia pulita e rinnovabile

16 febbraio 2011 0 commenti

EOLICOArrivare alla produzione di energia completamente pulita al 2050 e’ possibile. Lo sostiene il Kyoto Club in occasione del convegno ‘100% rinnovabili – La sfida per le energie verdi entro il 2050’, oggi a Roma. Come spiega il direttore scientifico del Kyoto Club, Gianni Silvestrini, la domanda di elettricita’ in Italia per il 2050 “potrà assestarsi sui 330-350 terawattora all’anno”, e potra’ essere soddisfatta interamente con le fonti rinnovabili.

Il giusto mix, spiega, e’ rappresentato da “circa un terzo dell’energia proveniente da impianti idroelettrici, eolici, geotermici e a biomassa, un quarto dalle importazioni di elettricita’ verde, e il rimanente 40-45% di energia si puo’ ottenere con il solare, prevalentemente con tecnologie fotovoltaiche”. Il Kyoto Club sottolinea pero’ come per arrivare a un simile risultato si dovra’ assistere ad un aumento della domanda “per nuove applicazioni nei trasporti e nell’edilizia”.

Ma il nostro Paese cosa dovrà fare? “C’è l’urgenza che anche l’Italia dia priorità al cambiamento di modello di sviluppo economico, ormai non più sostenibile, e riconosca la centralità della sostenibilità ambientale e della qualità dei territori, non solo per salvare il pianeta ma anche per dare competitività economica ai territori stessi, sfruttando l’economia della conoscenza” sottolinea il Ceo di Novamont e presidente di Kyoto Club, Catia Bastioli.

Ma la rivoluzione energetica indicata avrà bisogno di molti strumenti, come l’ammodernamento delle reti, la ricerca, le corrette normative e gli incentivi più adeguati a sviluppo delle tecnologie.  Su questo fronte il senatore del Pd Francesco Ferrante, vicepresidente di Kyoto Club, è convinto che innanzitutto “bisogna uscire da una serie di luoghi comuni che riguardano i costi delle rinnovabili e il loro peso sulle bollette energetiche”.

“Grazie ad un’operazione di trasparenza degli oneri sulla bolletta si dimostrerebbe – ribadisce Ferrante -, che i costi più gravosi non sono quelli legati alle rinnovabili. Questi pesano in fatti meno della metà del totale degli oneri di sistema: nel 2010 circa 2,7 miliardi su un totale di oltre 5,8 miliardi di euro”. “Si potrebbero così risparmiare subito oltre 3 miliardi di euro l’anno liberando le nostre bollette elettriche da oneri che risultano invece del tutto impropri” conclude Ferrante.