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Wwf striglia l’Europa: “Serve nuova vitalità per il settore pesca”

18 febbraio 2011 0 commenti

pesce‘’Serve un nuovo approccio per poter ridare vitalita’ al settore pesca in Europa, tagliato ‘su misura’ rispetto alle esigenze del Mediterraneo’’. Lo ha detto Sergio Tudela, responsabile dell’Ufficio Mediterraneo del Wwf, a proposito dell’incontro con la Commissaria europea per la pesca, Maria Damanaki, in cui ha sottolineato l’urgenza di porre al centro della riforma delle politiche europee per la pesca la sostenibilita’ nel Mediterraneo e il recupero degli stock ittici.

“E’ giunto il momento di riequilibrare la situazione prima che sia troppo tardi’’, ha precisato Tutela ricordando che, nonostante nel Mediterraneo lavorino 6 pescatori europei su 10, questo mare non ha avuto la debita attenzione nell’ambito della politica comunitaria. Il risultato e’ stata una cattiva gestione, la mancanza di applicazione delle leggi previste e anni di pesca eccessiva; e tutto questo ha provocato un impoverimento degli stock ittici e dei profitti dei pescatori stessi. I dati valutati dal Comitato Scientifico, Tecnico ed Economico della Commissione per la Pesca dell’Ue nel report 2010, ricordati dall’associazione ambientalista, parlano chiaro: 32 su 36 degli stock ittici del Mediterraneo sono sovrasfruttati a causa di una gestione inappropriata e alla lunga fallimentare.

“Il degrado del nostro patrimonio ittico e’ alle soglie del punto di non ritorno e la riforma che sara’ attuata entro il 2012, potrebbe essere l’ultima chance”, ha dichiarato Marco Costantini, responsabile pesca del Wwf Italia sottolineando che ‘’le modifiche che chiediamo sono la base per garantire maggiore equita’ nell’accesso a risorse comuni’’.