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Il limnologo Carpenter mette in guardia: “I laghi diventeranno praterie liquide coperte da alghe”

22 febbraio 2011 0 commenti

Una bella veduta del lago di ComoIl futuro dei laghi? Immense praterie liquide coperte da alghe. È lo scenario futuro immaginato da Stephen Carpenter dell’università del Wisconsin, uno dei maggiori esperti mondiali di limnologia, disciplina che studia gli ecosistemi acquatici continentali: stagni, paludi e, appunto, laghi.

Sotto accusa è l’uso massiccio di fertilizzanti al fosforo in agricoltura. Dai campi agli specchi d’acqua il passo è breve. “Se c’è troppo fosforo, si ottiene l’eutrofizzazione”, spiega Carpenter, ovvero un’abbondanza di sostanze nutritive di cui si avvantaggiano le alghe. La crescita “miracolosa” dei vegetali acquatici rischia in futuro di compromettere l’equilibrio degli ecosistemi lacustri, a danno delle specie che vi vivono, ma anche degli uomini.

E non basta. “Il fosforo stimola la crescita di alghe ed erbacce sulla costa – commenta Carpenter in uno studio pubblicato con Elena Bennet su Environmental Research Letters che potete trovare QUI – ma alcune alghe possono anche contenere cianobatteri, che sono tossici”. In conclusione, tira le somme lo scienziato, “perderemo pesce e acqua potabile”. Ad allarme si aggiunge allarme. Il fosforo è presente in natura in quantità enormi, ma lo sfruttamento a tassi vertiginosi non potrà continuare all’infinito. Anche le miniere – le più ricche sono negli Stati Uniti, in Cina e in Marocco – potrebbero presto esaurirsi.