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Ogm, l’Europa vuole più controlli anti ogm sui mangimi importati

22 febbraio 2011 0 commenti

mangimiI rappresentanti degli stati membri Ue, riuniti nel Comitato per la catena alimentare e la salute animale, hanno approvato oggi una proposta della Commissione per armonizzare il controllo dei mangimi per animali che arrivano in Europa dai paesi terzi, applicando la politica di tolleranza zero per gli ogm non autorizzati.  

La soluzione tecnica approvata nella riunione odierna portera’ ad uno specifico set di procedure che saranno utilizzate da tutti gli Stati membri in modo che i controlli risultino ovunque coerenti, facilitando cosi’ l’attivita’ degli importatori. Il problema e’ particolarmente sentito, visto che solo nella stagione 2008-2009 sono state importate quattro milioni di tonnellate di diversi mais e 33 milioni di prodotti di soia che arrivano soprattutto da Argentina, Brasile e Stati Uniti e costituiscono un complemento essenziale per il settore zootecnico dell’Unione europea. 

 Il provvedimento stabilisce la soglia minimale di presenza di Ogm fissato nello 0,1% (zero tecnico). L’applicazione e’ limitata a materie prime per mangimi geneticamente modificati per i quali e’ stata autorizzata la commercializzazione in un Paese terzo e per i quali una procedura di autorizzazione e’ in corso di esame nell’Unione oppure se l’autorizzazione Ue e’ scaduta. Il mangime sara’ invece considerato non conforme con la legislazione comunitaria quando la presenza di Ogm, dopo una debita considerazione del margine di errore, risulta al di sopra dello zero tecnico.   Il progetto di regolamento passera’ ora al vaglio del Parlamento e del Consiglio europeo per tre mesi e sara’ approvato poi dalla Commissione se non saranno sollevate obiezioni.