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Campagne travolte dal maltempo: Coldiretti chiede di accelerare le procedure per lo stato di calamità

3 marzo 2011 0 commenti

Alluvione a Casette D'Ete (Ancona)È necessario avviare subito le procedure per la dichiarazione dello stato di calamità nelle campagne dove decine di migliaia di ettari di terreno agricolo sono finiti sott’acqua assieme a case rurali e stalle per effetto dell’ondata straordinaria di maltempo che ha provocato perdite di ortaggi, verdure, vivai, serre mentre si temono danni alle piante da frutto come gli agrumeti e ci sono preoccupazioni per le semine primaverili. È quanto emerge da un monitoraggio della Coldiretti che segnala anche frane e smottamenti nei campi e sulle strade che potrebbero far salire il conto dei danni nelle campagne a cento milioni di euro.

Rischio isolamento per le aziende agricole con possibili difficoltà nelle stalle per l’alimentazione degli animali negli allevamenti in Emilia Romagna dove è caduta copiosamente la neve, ma la situazione è grave nelle Marche dove – sottolinea la Coldiretti – in provincia di Ancona si registrano gravi danni nell’Osimano con aziende finite sott’acqua e campi di verdure devastati, mentre lungo la Vallesina la pioggia ha spazzato via le semine appena effettuate di barbabietola da zucchero. Campagne allagate anche nel Senigalliese, mentre in provincia di Macerata si segnalano gravissimi danni alle colture lungo la vallata del Chienti. Particolarmente pesante secondo l’analisi della Coldiretti la situazione nelle province di Ascoli Piceno e Fermo.

Un vero bollettino di guerra la situazione in Puglia dove la Coldiretti ha chiesto la declaratoria di stato di calamità naturale. Colpite tutte le province pugliesi, anche se i danni più consistenti si registrano a Taranto e Foggia. In particolare a Taranto, in contrada Marinella, Pantano e Tufarella, tra Ginosa e Bernalda (Matera), molti ettari di ortaggi e vigneti da tavola sono stati completamente distrutti ed alcuni fabbricati, sia capannoni che abitazioni, danneggiati. Anche a Castellaneta, contrada Gaudella e Palagianello nella cosiddetta «Lama», centinaia di ettari sono stati allagati con distruzione di tutti i seminativi. Ortaggi e vigneti allagati anche nelle restanti aree della provincia.

Tra Ginosa, Laterza, Castellaneta e Palagianello gli imprenditori agricoli denunciano strade dissestate o addirittura chiuse, canali di scolo della bonifica in crisi di deflusso ed i terreni circostanti allagati con conseguente rischio di fenomeni di marciume radicale. Infine, l’abitato di Marina di Ginosa è completamente invaso dalle acque. Campi allagati e collegamenti impraticabili anche in provincia di Brindisi.
In Calabria la situazione è critica per gli ortaggi e per gli agrumeti, ma sono stati provocati danni anche a colture pregiate come ad esempio la cipolla Rossa di Tropea ad Indicazione Geografica Protetta (IGP).