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Romani: con il decreto rinnovabili risparmi per 2 miliardi di euro

4 marzo 2011 0 commenti

Paolo RomaniIl decreto sulle rinnovabili «consentirà di risparmiare 2 miliardi di euro nel solo solare» ma gli incentivi «non saranno bloccati, e chi lo dice pronuncia una falsità».

Il ministro per lo Sviluppo Economico, Paolo Romani, interviene così sul decreto sulle rinnovabili del quale si dice soddisfatto e, in un’intervista al «Quotidano Nazionale», aggiunge: «Rinnovabili e nucleare sono due tecnologie complementari, entrambe necessarie». Romani quindi sostiene che il «decreto approvato dal governo fa due cose: contrasta il caro bollette e premia le imprese serie che investono sulle rinnovabili, un comparto che va assolutamente salvaguardato».

«Si deve preoccupare solo -sottolinea il ministro- chi ha usato gli incentivi per speculare e procurarsi facili guadagni. La festa è finita, si apre una fase nuova». Riguardo il tetto degli 8mila megawatt, Romani spiega che «c’era il rischio che l’obiettivo, fissato al 2020, potesse essere raggiunto ben prima del 2013. Per questo ci siamo mossi per tempo, stabilendo che il nuovo regime parta dal prossimo giugno».

Riguardo i livelli di incentivazione, Romani spiega che «da qui al 2020 saranno indicati in un apposito decreto ministeriale che sarà approvato in tempi rapidi». Il ministro quindi assicura che «il Governo ha una precisa strategia» per raggiungere l’obiettivo del 17% entro il 2020 di fabbisogno energetico da rinnovabili, «diversificando i settori di intervento e puntando sulle biomasse, sul settore del calore oltre che sulle infrastrutture». «Il concetto di efficienza energetica -conclude il responsabile dello Sviluppo economico- è inoltre un vincolo che inseriamo in tutti i provvedimenti governativi di valore economico. Su questo fronte l’Italia può fare da apripista. E infatti presenteremo a Bruxelles lo schema di decreto che aggiorna il Piano nazionale per l’efficienza, in cui rafforziamo ulteriormente il nostro impegno su questo fronte»