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Se si riducessero le polveri super sottili guadagneremmo fino a quasi due anni di vita

4 marzo 2011 0 commenti

SMOG_PM_Ridurre l’inquinamento atmosferico fa guadagnare anni di vita e molto denaro, oltre a tenere lontane diverse malattie che invece crescono notevolmente per chi vive in prossimità di strade trafficate.

Un ‘tagliò in 25 città europee di 10 microgrammi al metro cubo nella concentrazione del particolato Pm2,5 può portare a un aumento fino a 22 mesi dell’aspettativa di vita nelle persone di 30 anni di età e oltre.

A Roma sarebbero evitate 1.278 morti (997 per cause cardiovascolari) e la popolazione degli over 30 guadagnerebbe un anno di vita, con un beneficio economico superiore ai 2 miliardi di euro.  Sono i risultati di 3 anni di lavoro sull’inquinamento atmosferico e il suo impatto sulla salute, realizzato attraverso il progetto Aphekom coordinato dall’Istituto francese per la sorveglianza della salute pubblica (Invs), condotto da 60 ricercatori in 25 città in tutta Europa e presentato a Parigi. Per l’Italia il Dipartimento di epidemiologia del servizio sanitario della Regione Lazio ha garantito il coordinamento del progetto a Roma. Oggi, secondo i dati, diversi Stati Ue superano i valori limite della concentrazione di particolato stabiliti nel 2005, ma le nuove indicazioni, sperano i ricercatori, «permetteranno ai decisori di sviluppare politiche più efficaci a livello europeo, nazionale e locale; agli operatori sanitari di poter informare i soggetti a rischio e la collettività per salvaguardare al meglio la propria salute».

 Aphekom (Approfondimento della conoscenza e della comunicazione per il processo decisionale su inquinamento atmosferico e salute in Europa) ha mostrato che, conformando i livelli di particolato ai valori guida dell’Oms, i benefici sanitari e finanziari ammonterebbero a circa 31,5 miliardi di euro annui, compresi i risparmi sulle spese sanitarie, l’assenteismo e i costi meno evidenti come il benessere, l’aspettativa e la qualità della vita. Inoltre si è scoperto che «l’impatto a lungo termine sullo sviluppo di patologie croniche derivanti dal risiedere in prossimità di strade ad alta densità di traffico ha aumentato in modo considerevole in Europa il numero di malattie attribuibili all’inquinamento atmosferico».  In particolare, secondo la stima in 10 città europee, risiedere in prossimità di strade ad alta densità di traffico potrebbe essere responsabile del 15% dell’asma nei bambini e, verosimilmente, della stessa percentuale, o più alta, di altre patologie croniche comuni negli adulti di 65 anni e oltre, come le malattie delle coronarie e le malattie polmonari croniche.

 A Roma il 23% dei residenti vive a meno di 75 metri da una strada ad alto traffico. I risultati dello studio mostrano che l’11% dei casi di aggravamento di asma nei bambini, il 18% di problemi acuti negli anziani affetti da broncopneumopatia cronica ostruttiva, e il 23% di problemi acuti negli anziani malati di malattie coronariche possano essere attribuiti al forte inquinamento nell’area di residenza.  Il progetto Aphekom, condotto dal luglio 2008 a marzo 2011, è co-finanziato dal European Commission’s Programme on Community Action in the Field of Public Health (2003-2008) e da molte istituzioni nazionali e locali che hanno dedicato risorse alla realizzazione di questo progetto. Ulteriori informazioni su www.aphekom.org.