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Fao: con più donne nell’agricoltura la produzione aumenterebbe. E meno persone soffrirebbero la fame

7 marzo 2011 0 commenti

agricolturaSe le donne delle zone rurali avessero le stesse opportunità degli uomini in termini di accesso alla terra, alla tecnologia, ai servizi finanziari, alla scolarizzazione ed ai mercati, la produzione agricola potrebbe aumentare ed il numero delle persone che soffrono la fame potrebbe ridursi di 100-150 milioni di unità, afferma la FAO nell’ultima edizione del rapporto Lo stato dell’alimentazione e dell’agricoltura (SOFA 2010-11).

I rendimenti degli appezzamenti coltivati dalle donne sono spesso più bassi, ammette il rapporto. Ma questo avviene non perché le donne coltivino la terra peggio degli uomini, ma solo perchè non dispongono di uguali fattori produttivi. Secondo il rapporto, se vi avessero accesso, i loro rendimenti salirebbero, produrrebbero di più e la produzione agricola nel suo complesso aumenterebbe. “Il rapporto argomenta in modo convincente a favore dell’eguaglianza tra i sessi in agricoltura”, afferma il Direttore Generale della FAO Jacques Diouf.

“L’uguaglianza uomo donna non è soltanto un nobile ideale, è una condizione decisiva per lo sviluppo agricolo e la sicurezza alimentare. Dobbiamo promuovere l’uguaglianza uomo donna e dare maggiori strumenti alle donne se vogliamo vincere in modo sostenibile la lotta contro fame e povertà estrema”, ha aggiunto.

Il rapporto stima che se nei paesi in via di sviluppo le donne che lavorano la terra avessero lo stesso accesso alle risorse che hanno gli uomini, la loro produzione potrebbe aumentare del 20/30 per cento. Questo potrebbe far aumentare la produzione agricola totale dei paesi in via di sviluppo del 2,5/4 per cento, fattore che a sua volta farebbe ridurre il numero delle persone che soffrono la fame nel mondo del 12-17 per cento, vale a dire un calo di 100-150 milioni di persone. Secondo i dati FAO nel 2010 erano 925 milioni le persone sottonutrite al mondo, di cui 906 milioni nei paesi in via di sviluppo.