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Ora della Terra Wwf, ondata di adesioni in vista del 26 marzo

7 marzo 2011 0 commenti

Rosolino per 'L'ora della Terra' WwfUna vera “ondata” di adesioni per l’Ora della Terra WWF, l’evento globale per fermare i cambiamenti climatici, che il 26 marzo farà il giro del mondo a luci spente e sta chiamando la comunità globale, dai singoli individui alle più alte istituzioni, a impegnarsi in azioni concrete per un futuro sostenibile.

A venti giorni dall’evento hanno già aderito centinaia di città in tutto il mondo, oltre a 70 città e comuni italiani, dai capoluoghi principali come Milano, Bologna, Roma, Firenze, Torino o Palermo, a decine di borghi e paesi che lungo tutto lo stivale spegneranno le luci di monumenti, piazze, chiese, castelli ma anche sedi istituzionali, negozi, uffici e abitazioni private. Tra le icone mondiali 2011, già confermate la Porta di Brandeburgo, il Cristo Redentore di Rio, il Castello di Edimburgo, la ruota panoramica di Londra (London Eye), il Ponte sul Bosforo, le avveniristiche Kuwait Towers, mentre in Italia si spegnerà per la prima volta anche il Duomo di Milano.

Ma oltre agli spegnimenti “di terra”, quest’anno l’evento prenderà davvero il largo per uno spegnimento itinerante attraverso i mari di tutto il mondo: le quattordici navi di Costa Crociere, che rappresentano la flotta passeggeri più grande d’Europa, tutta battente bandiera italiana, e che il 26 marzo staranno navigando nelle acque del Mediterraneo, del Sud America, degli Emirati Arabi, dei Caraibi, dell’Oceano Indiano e dell’Estremo Oriente, spegneranno le luci del “gran pavese”, del fumaiolo e dei ponti esterni, coinvolgendo i passeggeri in speciali cene a lume di candela dedicate all’iniziativa. A Genova si spegnerà anche il nuovo Palazzo Costa inaugurato nel 2010, uno dei primi palazzi italiani ad “emissioni 0 in sito” di anidride carbonica, simbolo dell’impegno che il gruppo dedica all’ambiente (navi predisposte per il “cold ironing” per ricevere corrente in porto senza accendere i motori, 100% raccolta differenziata dei rifiuti solidi, -9% carburante e -24% emissioni gas serra in un anno, oltre all’impegno nella tutela ambientale del Mediterraneo insieme al WWF).

E si è letteralmente “tuffato” nell’evento anche il campione di nuoto Massimiliano Rosolino che nel suo ironico video-messaggio, registrato durante un allenamento in piscina tra “papere”, dialetto e fuori-onda, invita tutti a partecipare: “Questo numero 60 significa tantissimo: ho vinto 60 medaglie, ma soprattutto sono 60 minuti da dedicare al nostro pianeta perché soltanto in questo modo possiamo dargli una mano e vincere tutti insieme. Il 26 marzo ‘stut‘ a luce pure tu’!” Il messaggio di Rosolino si aggiunge alla gallery di testimonial italiani 2011 inaugurata dal cantante Marco Mengoni e della giornalista Paola Maugeri, che continuerà ad arricchirsi nei prossimi giorni. Intanto sul web la community dell’Ora della Terra cresce e fa sentire la sua voce: sulla piattaforma globale “Beyond the Hour, Oltre l’Ora” (www.wwf.it) arrivano ogni giorno centinaia di messaggi in tutte le lingue – decine anche dall’Italia – di cittadini, ragazzi, insegnanti, sindaci, imprenditori o addirittura capi di stato per raccontare l’azione “green” che intendono intraprendere per fare la propria parte in questo grande movimento globale per il pianeta.

Prossima tappa nel conto alla rovescia verso l’evento: il 9 marzo, l’appuntamento a Roma con Gunter Pauli, economista e imprenditore, ispiratore delle azioni a impatto zero e autore di Blue Economy (ed. italiana a cura del WWF), che per la “Peccei Lecture 2011” racconterà al pubblico come balene, libellule, zebre, pomodori e tante altre specie possono insegnare alla tecnologia e all’industria ad essere non solo più sostenibili, ma anche più produttive sotto il profilo economico. Tutte le info, le iniziative speciali online e i programmi degli eventi nelle principali città italiane su www.wwf.it

LA PIATTAFORMA GLOBALE

Tra le 1.000 azioni già raccolte in poche settimane di sperimentazione, ci sono azioni individuali, come la star cinese Li Bingbing che diventerà vegetariana 100 giorni l’anno o la quindicenne australiana che ha convinto la sua scuola a distribuire bottiglie riutilizzabili per l’acqua; impegni istituzionali, come il Governo del Nepal che fermerà il taglio di alberi in un’importante area forestale o il sindaco di Sidney che farà costruire 6 nuove piste ciclabili; e dal mondo delle imprese, come l’industria casearia mongola Mengniu Dairy che raddoppierà i cartoni di latte riciclati migliorando la propria certificazione FSC o l’Holiday Inn Atrium di Singapore che metterà lampadine a LED in tutte le stanze.

IL WWF, LE IMPRESE, IL CLIMA E LA GREEN-ECONOMY

Se ognuno, a tutti i livelli della società, può fare la propria parte, sul fronte della green-economy le imprese che lavorano con il WWF dimostrano che la sostenibilità è una strada non solo percorribile ma anche proficua. Il gruppo Sofidel (marchio Regina), per esempio, ha investito in tre anni circa 16 milioni di euro per ridurre del 26% entro il 2020 le proprie emissioni di CO2 rispetto al 2007. UniCredit ha avviato un programma di riduzione delle emissioni dirette, lavorando con uffici e dipendenti per l’obiettivo -30% entro il 2020, e delle emissioni finanziate, orientando gli investimenti verso ambiti a basso contenuto di carbonio. In quindici anni Electrolux ha ridotto i consumi di acqua del 30%, di energia del 25% e i rifiuti del 45%, con l’obiettivo al 2012 di ridurre un ulteriore 15% i consumi di elettricità, acqua e gas. I 117 metri quadri di pannelli fotovoltaici installati sulla sede italiana di Epson (che a livello mondiale investe in sostenibilità 5 milioni di euro) riducono di circa 9 tonnellate le emissioni di CO2  equivalente, pari a una diminuzione dell’impatto ambientale del 20%. Mentre Auchan ha anticipato di due anni il divieto dei sacchetti di plastica evitando la diffusione di 30 milioni di shopper grandi in polietilene e 180 milioni di sacchetti piccoli, ha ridotto i consumi energetici del 5% e quelli idrici dell’11%, e con il reparto “Self Discount”, ha portato al risparmio di 3.500.000 confezioni (nel 2010 sono stati risparmiati 400 quintali di plastica, 570 quintali di carta e 6,80 quintali di alluminio).