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Per la crisi libica, a rischio il progetto Desertec

7 marzo 2011 0 commenti

DESERTEC-Map_largeLa crisi libica e, piu’ in generale quella nordafricana, rischiano di provocare ”ricadute preoccupanti sul nostro sistema energetico nazionale e sui piani di sviluppo delle infrastrutture energetiche dell’Unione Europea”. In particolare un rischio riferito allo sviluppo del maxi-progetto sulle rinnovabili, Desertec, che prevede un investimento di circa 400 miliardi di euro entro il 2050. Questa l’analisi dell’esperto di smart grids (reti intelligenti), consigliere Anie e presidente del Gruppo Getra (societa’ che opera nel settore della produzione di trasformatori elettrici), Marzo Zigon. Secondo Zigon il Mediterraneo ”non e’ solo il mare del nuovo esodo”.

La crisi nordafricana ”rischia di determinare ripercussioni anche sul progetto Desertec, una iniziativa che prevede la realizzazione di un insieme di centrali elettriche fotovoltaiche, eoliche e a solare termodinamico nei Paesi nel nord Africa e del Medio Oriente, che – spiega Zigon – dovrebbero generare fino al 15% del fabbisogno europeo di elettricita”’. ”L’elettricita’ generata da questi impianti – riferisce Zigon – dovra’ essere venduta in parte ai paesi africani e in parte trasmessa ai Paesi Ue attraverso elettrodotti sottomarini che collegheranno le coste del nordafrica con quelle greche, italiane e spagnole”. Secondo il progetto, ”le centrali elettriche saranno collegate a questi elettrodotti – prosegue l’ esperto – tramite un network di circa 100 reti intelligenti, ciascuna con una capacita’ di circa 800 MW che permetteranno il collegamento fra i diversi paesi nordafricani e l’Ue”.

Desertec è un progetto di una rete di centrali elettriche e infrastrutture per la trasmissione di energia elettrica a lunga distanza finalizzate alla distribuzione in Europa di energia prodotta da fonti rinnovabili (in particolare energia solare dai deserti del Sahara e del Medio Oriente tramite la tecnologia del solare termodinamico ed energia eolica prodotta sulle coste atlantiche), proposto dalla Desertec Foundation.

Il progetto verrà portato avanti dal consorzio DII GmbH/Desertec Industrial Initiative (composto da un gruppo di imprese europee e dalla Fondazione Desertec. Desertec è nato sotto gli auspici del Club di Roma e della tedesca Trans-Mediterranean Renewable Energy Cooperation (TREC)).

Il 22 marzo 2010 è stato annunciato che anche Enel Green Power, insieme ad altre aziende di Spagna, Francia e Marocco, è entrata nella joint venture

Il 30 settembre 2010 Terna come gestore nazionale della rete di trasmissione elettrica nazionale entra a far parte in quota paritetica del Desertec Industrial Initiative.