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Uccide e mangia il cane della sorella: scoperto dall’Enpa di Firenze grazie a Facebook

9 marzo 2011 0 commenti

UCCIDE_E-mangiaNon e’ la sceneggiatura di un pessimo film splatter, ma l’assurda realta’. Un ragazzo di 23 anni senza fissa dimora ha ucciso il cane che gli era stato affidato dalla sorella, strangolandolo con una catena: poi lo ha appeso a un albero, scuoiato e sezionato, e ne ha mangiato alcune parti. Le zampe sono state addirittura marinate come prosciutti. Quando le guardie zoofile della sezione provinciale dell’Enpa sono arrivate in un casolare, da tempo occupato abusivamente, sulle colline del capoluogo toscano, non credevano ai loro occhi.
 ”In 30 anni di attivita’ a difesa degli animali non abbiamo mai visto una cosa del genere” hanno ammesso Simone Porzio, presidente della sezione provinciale Enpa e Alessandro Quercioli, capo nucleo delle guardie zoofile. In un’affollata conferenza stampa sono state mostrate le foto di numerosi reperti anatomici, tutti sequestrati, e anche due zampe del cane ‘lavorate': alla loro visione, non tutti sono riusciti a rimanere nella stanza.

Il 23enne  e’ stato denunciato per maltrattamento e uccisione di animali: rischia fino a tre anni di carcere. Il cane, di nome Cola, una femmina di razza Corso del peso di circa 50 chili, e’ risultato appartenere alla sorella, all’oscuro di tutto. Ora le indagini verificheranno se a uccidere, macellare e mangiare l’animale siano state piu’ persone. Della vicenda si sta occupando il sostituto procuratore di Firenze Giuseppina Mione. 

 L’operazione, che ha portato a scoprire e individuare quello che l’Enpa ha ribattezzato il ‘canibalicida’, e’ partita grazie a segnalazioni di una discussione in una chat di Facebook. Un utente aveva scritto: ”Scuoiarli (i cani) da morti e’ eticamente ammesso? Dopo che ho ucciso capretti e polli ho preso la decisione piu’ truce, ho ucciso il mio cane, l’ho appeso come un coniglio e scuoiato”. In seguito all’Enpa e ai carabinieri erano giunte via mail altre segnalazioni e cosi’ domenica scorsa, dopo aver individuato l’autore dell’assurdo dialogo sul social network, e’ scattato il ‘blitz’.

UCCIDE_E2Due squadre di guardie zoofile hanno raggiunto il casolare dove si trovava il giovane (che al loro arrivo era solo): hanno subito notato su un palo una testa di cane sanguinolenta, appena scuoiata. In un magazzino, invece, sono stati trovati appesi cosci di cane ‘macellati’ di fresco. In un’altra stanza le guardie hanno rinvenuto un grosso vello di pelle scuoiata, appartenente sempre al cane, appeso ad essiccare su un telaio. Altre parti del corpo dell’animale erano nel giardino, come i resti della coda e pezzi della tibia, cotti e spolpati.  Il giovane ha raccontato che il cane era tornato a casa moribondo per un incidente stradale: versione che non ha trovato riscontro e poi definitivamente smentita oggi dalle tracce di 5 coltellate trovate durante le analisi della pelle sequestrata. Il 23enne, tuttavia, ha ammesso di averne mangiato delle parti e che la carne canina ”e’ buona e saporita, ha un aroma di tartufo”. Il ragazzo ha inoltre spiegato che avrebbe voluto fare ”un tappeto” con le pelli e ”un ornamento per la casa” con la testa del cane. ”Il giovane – ha detto Porzio – ha scuoiato il povero cane usando una certa tecnica, segno che non era la prima volta: bisognera’ accertare se in passato lo ha fatto su altri cani o su altri animali”.