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Cavalla morta nelle qualificazioni, nessun Palio a Ronciglione. Il sindaco Sangiorgi: “Rispettate le regole”. Ministro Brambilla: “Basta palii”

14 marzo 2011 0 commenti

palio di ronciglioneNon c’è stato nessun Palio a Ronciglione. Dopo il gravissimo incidente di Tiffany, la cavalla che  è morta dopo una brutta scivolata durante le batterie di qualificazione, la Lav (Lega Anti Vivisezione) ha presentato un esposto al sindaco della città per l’uccisione di un animale.

Quindi per il martedì grasso nessun cavallo ha corso su e giù per le strade cittadine, come da centinaia di anni si usa fare per festeggiare il carnevale. Questo è stato deciso dalla Proloco, incaricata dell’organizzazione della manifestazione, in accordo con il Comune. La cavalla correva per la scuderia Montecavallo, una delle nove che disputano la corsa in rappresentanza di altrettanti rioni, e mentre affrontava una curva in piazza della Nave e’ scivolata battendo con violenza la testa sul selciato. Convulsioni e morte poco dopo il terribile incidente.

Ricordiamo che durante il palio di Ronciglione i cavalli corrono all’impazzata senza fantino – infatti viene definito anche ‘corsa a vuoto’ – e da centinaia d’anni è l’evento top del Carnevale. Un altro dettaglio da non dimenticare è che la corsa è per le vie della città, tra salite e discese, e soprattutto sull’asfalto.

Dopo la morte della cavalla Tiffany, la LAV ha annunciato un esposto alla procura della Repubblica di Viterbo per uccisione e maltrattamento di animali contro il sindaco di Ronciglione Massimo Sangiorgi e il comitato organizzatore. Secondo l’Associazione animalista, le corse a vuoto violerebbero l’ordinanza del ministero della Salute sui palii e le corse, di qui la richiesta ai ministri dell’Interno e della Salute nonché al prefetto di Viterbo di vietare la gara finale prevista per domani pomeriggio.

LA DIFESA DEL SINDACO: “AUTORIZZAZIONI IN REGOLA”

Il sindaco di Ronciglione, Massimo Sangiorgi, ha difeso le scelte del Comune durante un infuocato consiglio cittadino: “E’ con emozione che tengo questo incontro. Dopo tre giorni dall’accaduto possiamo dire di essere sufficentemente lucidi per poter analizzare la situazione. Non voglio essere polemico, ma forse qualcuno ha esagerato. Dispongo di tutte le certificazioni degli organi competenti al controllo del corretto svolgimento del palio, ed ora un chiarimento da parte del Comune è doveroso. E’ accaduto l’imponderabile. In 60 anni ho visto fare il palio con la pioggia, con la neve e con la nebbia. Ho sentito cose che non corrispondono alla realtà, specialmente dalla Lav, che fa sì il suo lavoro, ma di certo il suo non è un comportamento serio. Alle polemiche rispondo senza remore. Ci viene chiesto come mai non abbiamo lasciato il percorso come era dieci anni fa. Oggi dobbiamo rispettare precise prescrizioni. Abbiamo ottemperato a tutte le regole che gli organi di controllo hanno predisposto. E ancora, ci viene chiesto perché non abbiamo utilizzato la terra. Ebbene, abbiamo una sentenza del Tar in cui si dichiara che una copertura sabbiosa, su un tracciato in salita, potrebbe causare danni maggiori in caso di pioggia. La mia priorità ora è tutelare i cittadini ronciglionesi, le scuderie e il futuro svolgimento del palio nella sua configurazione storica. Voglio dire anch’io con forza, giù le mani dal nostro palio”.

MINISTRO BRAMBILLA: “BASTA PALII”

Il ministro del Turismo Michela Brambilla protesta dopo l`episodio della morte della cavalla Tiffany avvenuta il 5 marzo scorso durante il Palio di Ronciglione e afferma, “E’ l`ennesima dimostrazione della necessità di cancellare per sempre palii ed altre feste popolari che comportino il maltrattamento degli animali”. “Il fatto che certe anacronistiche tradizioni abbiano antiche radici non significa che esse debbano essere portate avanti per sempre: i tempi sono cambiati e si è affermata una nuova coscienza di amore e rispetto per gli animali ed i loro diritti.

E` necessario adeguarsi” ha detto il ministro ospite a “Domenica 5”. La cavalla nel corso del Palio della cittadina del viterbese è scivolata insieme ad altri cavalli correndo a gran velocità, sull`asfalto bagnato dalla pioggia. Il video ha fatto il giro del mondo su internet e secondo la ministra “in tutto il suo orrore, ha l’effetto di una vera e propria requisitoria contro la barbarie di certi costumi, che non possono essere propri di un grande paese civile come il nostro”.

“Quanto è avvenuto dimostra – secondo Brambilla – per l’ennesima volta che certe tradizioni devono essere superate, per tutelare il benessere degli animali, per rispettare il sentimento della maggioranza degli italiani, che li amano e non vogliono vederli soffrire, nonché nell`interesse dell`Italia che così si presenta come un paese culturalmente arretrato. Da diverso tempo, infatti, il Ministero del Turismo ha messo in atto un`attenta ricognizione dei vari palii e delle feste popolari che si svolgono nel nostro paese e coinvolgono gli animali, per verificare quali comportino maltrattamenti e arrechino danno all’immagine nazionale all’estero, con conseguenze negative anche per il nostro turismo e l`appeal del made in Italy”. “Per tutte queste ragioni – conclude il ministro – interverremo affinché non vengano più riproposte tutte quelle tradizioni popolari che, sulla basi dell`analisi condotta dal Ministero del Turismo, risulteranno essere portatrici di tali conseguenze negative”.