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Nucleare: la Germania chiude per tre mesi le sue sette centrali più vecchie

15 marzo 2011 0 commenti

CaorsoLa Germania chiude almeno fino a metà giugno le sue sette centrali nucleari più vecchie che potrebbero anche non tornare più in attività.

Il disastro verificatosi in Giappone costituisce «uno spartiacque nella storia della tecnologia mondiale», ha spiegato il cancelliere Angela Merkel nell’annunciare la decisione dopo un incontro con i governatori dei laender in cui si trovano gli impianti di Biblis A e B, Neckarwestheim, Brunsbuttel, Isar 1, Unterweser e Philippsburg 1. Si tratta di centrali costruite prima del 1980 in cui nel corso degli anni si sono verificati fra i 39 e gli 80 problemi tecnici.

 

Un manifestanto con un cartello nel quale è scritto: io ho paura

Un manifestanto con un cartello nel quale è scritto: io ho paura

 La Merkel haspiegato che è stata data «priorità alla sicurezza», poichè i criteri alla base della centrale di Fukushima si sono rivelati «insufficienti di fronte alle forze della natura». Le 7 centrali tedesche rimarranno spente fino al 15 giugno, data di scadenza della moratoria di tre mesi destinata a verificare la sicurezza di tutti gli impianti nucleari tedeschi, ma il ministro dell’Ambiente Norbert Roettgen (Cdu) ha affermato che «rimane aperta» la questione se tutti gli impianti o alcuni di essi potranno in seguito continuare a produrre energia.   In ogni caso il governatore dello Schleswig-Holstein, Peter-Harry Carstensen (Cdu) ha dichiarato dopo l’incontro con la Merkel di voler chiudere anche un’altra centrale, quella di Kruemmel, auspicando che i gestori di questo impianto e di quello di Brunsbuettel «rinuncino in futuro a rimetterle in funzione». Il ministro dell’Economia, il liberale Rainer Bruederle, ha assicurato che anche senza la fornitura di energia dei reattori staccati la Germania non ha problemi di forniture. Critico sulle misure adottate è invece Juergen Grossman, presidente del colosso energetico Rwe, secondo il quale un Paese industrializzato come la Germania non può rinunciare alle centrali nucleari ed a carbone.
 In un’intervista a Die Zeit, Grossmann si è detto favorevole a puntare sulle energie rinnovabili, ma aggiunge che «bisogna essere consapevoli del prezzo che bisognerà pagare», poichè l’idea di un’energia a buon mercato è «un’illusione». Parlando questa mattina alla televisione pubblica Ard il Commissario europeo all’Energia, Guenther Oettinger, ha chiesto una verifica della sicurezza di tutti gli impianti nucleari esistenti nell’Ue, poichè «in Europa la sicurezza è indivisibile». Il ministro della Ricerca Scientifica, Annette Schavan (Cdu), chiede invece un rapido «passaggio dal nucleare alle energie alternative», aggiungendo di voler utilizzare i prossimi tre mesi della moratoria annunciata dalla Markel «per avere dal mondo scientifico le proposte sui futuri sviluppi».

I VESCOVI CATTOLICI E PROTESTANTI TEDESCHI: FERMATE IL NUCLEARE

Bion solo gli ambientalisti, non solo molte forze politiche, anche  i vescovi tedeschi, cattolici e protestanti tedesci chiedono lo stop al nucleare. I rappresentanti della Chiesa cattolica ed evangelica tedesca, mons. Robert Zollitsch (Dbk) e Nikolaus Schneider (Ekd), hanno chiesto l’abbandono del nucleare e l’utilizzo di forme energetiche alternative. Durante l’apertura dell’assemblea plenaria dei vescovi cattolici riuniti a Paderborn, mons. Zollitsch ha ribadito ieri che “l`energia atomica non è l`energia del futuro” ma una “tecnologia di passaggio”. Mons. Zollitsch ha esortato i politici tedeschi a “ripensare al settore energetico per adottare fonti energetiche più ecologiche e sostenibili. Occorre tener conto degli interessi delle generazioni future”. Da parte sua, in un`intervista al quotidiano ‘Neue Osnabrücker Zeitung’, Schneider ha espresso critiche verso il nucleare, affermando che “in considerazione di quanto accade in Giappone”, “dobbiamo liberarci quanto prima da questa tecnica” e che “non si può pensare a prolungare l`utilizzo dei reattori in Germania”. Inoltre, ha ammonito Schneider, “non esiste ancora una soluzione per lo stoccaggio delle scorie atomiche”.