Nucleare, Pd in campo per referendum. Prestigiacomo, non torneremo indietro
Il Pd sosterra’ il referendum per abrogare la legge sul ritorno al nucleare. Lo annuncia in un’ intervista all’Unita’ il leader democratico Pier Luigi Bersani, secondo il quale il ricorso al nucleare e’ ”sbagliato’‘ e non si tratta di reazioni emotive sulla scia di Fukushima, ma di considerazioni su una ”tecnologia ancora molto giovane”, che secondo il leader Pd presenta ”seri problemi, sia per quanto riguarda lo smaltimento delle scorie, che per le conseguenze di eventuali incidenti”. ”Non e’ la probabilita’ degli incidenti che suscita allarme – spiega Bersani -, ma quanto siano tremende le potenziali conseguenze”. A ”preoccupare” il segretario del Partito democratico e’ ”il modo in cui il governo sta affrontando la questione”.
Il ”fantapiano” del nucleare, cosi’ lo definisce Bersani, ”non ha nessuna fattibilita”’, e’ ”economicamente svantaggioso” e ”prevedendo l’impiego di tecnologie non nostre ci renderebbe totalmente dipendenti da altri”. Quel che fa il governo, secondo il segretario del Pd, e’ ”deviare” l’attenzione dalle priorita’, ”cioe’ efficienza energetica, rinnovabili, un’operazione di investimenti nella ricerca anche delle tecnologie nucleari”. ”Non stanno lavorando all’Agenzia di sicurezza – prosegue -, non hanno risolto il problema delle scorie gia’ esistenti, non hanno smantellato le vecchie centrali”. ”E’ da 24 consultazioni che il quorum non viene raggiunto – spiega a proposito del referendum – e spesso si strumentalizza il risultato. Noi ci impegneremo comunque per fermare questo piano che poggia sulla sabbia ed e’ totalmente sbagliato”.
PRESTIGIACOMO: IL GOVERNO NON CAMBIA IDEA
‘‘Il programma nucleare italiano – ha ribadito il ministro dell’ambiente Stefania Prestigiacomo (Pdl) – va avanti con la consapevolezza di una scelta giusta’‘. Le centrali pensate per l’Italia sono, ha riferito Prestigiacomo, ”modernissime” e prevedono sistemi di sicurezza molto superiori a quelle giapponesi. Il ministro ha sottolineato quindi l’importanza di una ”informazione piu’ trasparente possibile” anche se, ”le notizie ufficiali arrivano molto in ritardo”. Per quanto riguarda il dibattito italiano, ”non mi sono piaciute – ha detto il ministro – le speculazioni a uso domestico quando ancora era in corso l’onda di tsunami”. In merito invece alla posizione europea Prestigiacomo ha detto che ”c’e’ preoccupazione perche’ in Europa ci sono le stesse centrali costruite in Giappone”.
”La decisione tedesca – ha proseguito il ministro – e’ stata presa sull’onda dell’ emotivita’. Prima la Germania aveva dichiarato l’uscita del nucleare, poi ha deciso di prolungare la vita dei reattori e oggi fa una moratoria di tre mesi. Anche la verifica, comunque, puo’ rassicurare l’opinione pubblica. Non bisogna negare nulla. Ma non credo che sulla base di quello che e’ successo in Giappone i programmi nucleari dei Paesi possano cambiare”.