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Scaroni: per chiudere i grandi siti inquinati l’Eni potrebbe mettere sul piatto 3 miliardi di euro

16 marzo 2011 0 commenti

cengioPer le bonifiche, il rimborso dei danni ambientali e gli investimenti correlati di nove grandi siti chimici e dismessi inquinati l’Eni potrebbe mettere in campo 2,5-3 miliardi di euro. Lo ha dichiarato l’ad del Cane a sei zampe, Paolo Scaroni, nel corso di un’audizione alla Commissione Bilancio della Camera.

“Abbiamo ereditato – ha detto Scaroni – tutti questi cadaveri della chimica italiana che qualcun altro ha inquinato e stiamo cercando di raggiungere un’intesa di modello europeo per chiudere una volta per tutte nove grandi siti inquinati: pagando del denaro per la bonifica e come danno ambientale, che sara’ calcolato dal ministero dell’Ambiente tenendo conto di una serie di parametri. Un’operazione che costera’ fino a 2,5-3 miliardi di euro’’. I siti in questione sono quelli di Porto Torres, Gela, Priolo, Crotone, Brindisi, Cengio, Pieve Vergante, Mantova e Napoli orientale.