Domani Idv in piazza contro il Nucleare. Di Pietro: “Costoso e pericoloso”. L’appoggio di Bersani e Vendola
Si apre domani a piazza Navona la campagna referendaria dell’Italia dei Valori. A partire dalle 14.30 artisti, intellettuali, esponenti della cultura, dell’universita’, della ricerca e della societa’ civile, politici, parteciperanno alla manifestazione organizzata dall’Idv per promuovere i quesiti referendari contro il nucleare e il legittimo impedimento. “Scendiamo in piazza per difendere l’ambiente, l’acqua come bene comune e l’articolo 3 della Costituzione che sancisce l’uguaglianza di tutti i cittadini davanti alla legge- ha spiegato il leader dell’Italia dei Valori, Antonio Di Pietro, che domani concludera’ la kermesse- Noi dell’Italia dei Valori abbiamo raccolto oltre due milioni di firme per restituire ai cittadini il diritto di esprimersi su temi che riguardano il futuro di tutti. L’immane tragedia del Giappone conferma quanto noi abbiamo sempre sostenuto: il nucleare è un’energia obsoleta, costosa e pericolosa”.
Per questo “non vogliamo che nel nostro Paese si realizzi il folle piano nuclearista del governo che prevede la costruzione di 13 nuove centrali- continua Di Pietro – Invece di fermarsi a riflettere su cosa occorre fare sul piano tecnico, l’Italia deve abbandonare definitivamente la scelta del nucleare e puntare tutto sulle rinnovabili. Il governo non giochi con la pelle dei cittadini”.
“Votando si’ ai quesiti referendari- conclude il presidente dell’Idv- gli italiani potranno scongiurare il pericolo atomico e, soprattutto, rimuovere lo scudo giudiziario che Berlusconi si e’ fatto confezionare ad hoc per evitare le aule di tribunale. A piazza Navona, inoltre, ribadiremo il nostro appoggio ai due quesiti referendari contro la privatizzazione dell’acqua, promossi dal Forum dei Comitati dell’acqua pubblica, perche’ riteniamo che l’acqua sia un patrimonio dell’umanita’ e debba rimanere alla portata di tutti”.
Alla manifestazione, condotta da Beatrice Luzzi, parteciperanno Bruno Tinti, ex magistrato e giornalista, il fisico Giorgio Parisi, il presidente del Wwf, Stefano Leoni, la scrittrice e giornalista Lidia Ravera, l’attrice Franca Valeri, Lucio Manisco, giornalista ed ex parlamentare, Angelo Bonelli, presidente dei Verdi, il cantautore Enzo Avitabile, i cabarettisti Andrea Rivera e Francesco De Carlo, i gruppi Akuna Matata, Etoilengewel e Enrico Capuano. Alle 18 e’ previsto l’intervento di Antonio Di Pietro. Sono attesi, inoltre, i contributi video di Dario Fo, Marco Travaglio, Giobbe Covatta e Mario Tozzi. Oggi, intanto, a partire dalle 18, artisti e giovani dell’Idv animeranno le strade del centro storico di Roma con una serie di flash mob per promuovere l’evento di piazza Navona. Domani, invece, saranno allestiti mille banchetti in tutto il territorio nazionale che distribuiranno materiale informativo sui quesiti referendari. La manifestazione sara’ trasmessa in diretta streaming da www.italiadeivalori.it e dal blog antoniodipietro.it. Per conoscere tutte le informazioni e’ possibile consultare il sito www.sireferendum2011.it.
BERSANI: “PD PIU’ VICINO A IDV”
Pier Luigi Bersani boccia il piano del governo sul nucleare e chiede una pausa per riflettere alla luce della tragedia che si sta verificando in Giappone. Il segretario del Pd oggi ne ha parlato in un’intervista all’Unità nella quale ha anche ricordato la scelta del partito a favore del referendum contro il nucleare. “Già prima di quanto accaduto” in Giappone “noi avevamo ottime ragioni, e le abbiamo ancora, per essere contrari al piano nucleare, che non ha nessuna fattibilità, che è economicamente svantaggioso”, quindi in vista del referendum “lavoreremo perchè dalle urne esca una risposta chiara contro questo piano che poggia sulla sabbia ed è totalmente sbagliato”.
Una posizione che avvicina in questo caso il Pd ai partiti che sono alla sua sinistra, Idv e Sel, ma lo allontana dal Terzo polo che invece resta favorevole allo sviluppo del nucleare e che sostiene non si debba decidere sull’onda dell’emozione.
Bersani ha fatto formalizzare la posizione del partito sul punto con una nota della segreteria: “Sarebbe da irresponsabili, di fronte a ciò che sta accadendo in uno dei paesi più avanzati, se il governo italiano, unico al mondo, non sentisse il bisogno di fare almeno una pausa di riflessione”. E nel partito, al momento, tutte le componenti sembrano attestarsi sulla linea decisa dal segretario, a microfoni spenti alcuni hanno ammesso che la catastrofe giapponese consiglia di lasciar perdere l’investimento sul nucleare. “Oggi non va valutato se convenga o meno investire sul nucleare ma se vada perseguita ancora come soluzione energetica. C’è un’agenzia presieduta da Veronesi – ha osservato il lettiano Francesco Boccia – come primo atto dovrebbe produrre un documento credibile su quali siano i vantaggi”.
VENDOLA: “GLI ITALIANI BOCCERANNO DI NUOVO IL NUCLEARE”
Il popolo italiano, con un referendum, ha gia’ bocciato la scelta del nucleare e con un altro referendum, a giugno, la boccera’ di nuovo”. Lo dice il leader di Sel e governatore della Puglia, Nichi Vendola, in un videomessaggio: “E’ una scelta sbagliata e noi ci ribelleremo con tutte le nostre forze”, afferma. “E’ possibile che palazzo Chigi – si chiede – non abbiano un dubbio di fronte a quello che accade in Giappone? Una lezione che ci chiede di fermarci a riflettere: il Governo faccia un passo indietro, come il resto del mondo, che mette il freno a mano al nucleare, invece pigiare sull’acceleratore come fa il governo Berlusconi”. Si tratta di un’opzione che pesera’ “sulle generazioni future, che puo’ compromettere ambiente e salute, perche’ il veleno radioattivo ha vita di secoli e millenni. Noi vogliamo un modello di energia dolce, centrali di piccola taglia, pannelli fotovoltaici, risparmio energetico, efficientamento della rete di trasmissione che oggi perde il 15% dell’energia prodotta”.