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Pd: meglio tardi che mai il ripensamento di Romani. I Verdi: è un trucco

18 marzo 2011 0 commenti

Un Epr francese: vedremo mai queste centrali in Italia?

Un Epr francese: vedremo mai queste centrali in Italia?

”Bene il ripensamento del ministro Romani sul nucleare, anche se è tardivo. Il Governo non perda altro tempo prezioso e chiuda l’infelice pagina dell’avventato ritorno all’energia nucleare in Italia, e metta fine al boicotaggio delle rinnovabili”. E’ positiva la reazione dei senatori del Pd Roberto Della Seta e Francesco Ferrante. ”Romani – continuano i senatori Pd – e’ passato nel giro di 48 ore dalla certezza granitica di non fermare il progetto nucleare italiano all’esigenza espressa oggi di una riflessione e di una condivisione delle scelte con i territori candidati ad ospitare le centrali. E le regioni, ricordiamolo, anche quelle amministrate dal centrodestra, si sono espresse in modi diversi ma concordi nel non volere ospitare il nucleare”. ”Quello del ministro – proseguono – e’ dunque con tutta evidenza un ripensamento, e ci auguriamo non una inutile melina, perche’ l’Italia ha l’occasione di presentarsi al prossimo G20 che discutera’ delle scelte da fare dopo il disastro in Giappone senza nessuna politica energetica nucleare da dismettere, e dunque potra’ mettere sul tavolo l’opzione zero che il commissario Ue all’Energia Oettinger ha gia’ prefigurato”.

Diversa la valutazione dei Verdi.  “La pausa di riflessione del governo sul nucleare, annunciata dalle dichiarazioni del ministro dello Sviluppo Romani, e’ solo un inganno” dice il presidente  dei Verdi Angelo Bonelli che spiega ancora: ”La strategia del governo e’ chiara; far passare la cronaca e le immagini del disastro di Fukushima e contemporaneamente rassicurare gli italiani sulla sicurezza delle centrali, usando tutti gli strumenti comunicativi di cui dispone l’esecutivo, magari affermando che quella di Fukushima era una centrale vecchia”. La dichiarazione del ministro Romani – aggiunge Bonelli – “serve proprio a far calmare le acque prima di proseguire con un programma nucleare che rappresenta una vera e propria follia – aggiunge il leader ecologista -. Se cosi’ non fosse il governo avrebbe potuto ratificare formalmente questa ‘pausa di riflessione’ sospendendo l’approvazione nelle commissioni della Camera del decreto legislativo sulla localizzazione delle centrale: questo decreto, che – lo ricordiamo – prevede il parere obbligatorio ma non vincolante delle regioni sulla scelta dei siti per le centrali, invece e’ stato approvato dalle commissioni”. ”Le dichiarazioni del governo sono solo parole tendenti a rassicurare i cittadini prima di tornare di nuovo all’assalto – conclude Bonelli -. Il governo e’ ormai ostaggio delle lobby del nucleare che mirano a spartirsi la torta da 30 miliardi di euro di affari che ruotano intorno all’atomo”.