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Domani antinucleari in piazza a Roma per promuovere il referendum

25 marzo 2011 0 commenti

urn:newsml:dpa.com:20090101:110314-99-08414Associazioni, comitati, sindacati, partiti politici e istituzioni: domani a Roma tutti in piazza per promuovere il ‘no’ al ritorno del nucleare in Italia, con gazebo, volantini e
incontri dove trovare tutte le ragioni per votare ‘si’ al referendum abrogativo del decreto con cui il governo aveva deciso il rientro dell’Italia nel ‘club dell’atomo’. Il 12 e il 13 giugno i cittadini si
dovranno esprimere su tre quesiti referendari – privatizzazione delle risorse idriche, legittimo impedimento e ritorno al nucleare – e domani avra’ luogo la manifestazione nazionale (a partire dalle 14 da piazza della Repubblica) per preparare il terreno in vista delle consultazioni. 

Il comitato ‘Vota ‘si” per fermare il nucleare’, con Legambiente, Greenpeace, Wwf, Idv (partito promotore dei quesiti referendari), Verdi, Ecodem e Pd scende in piazza  per spiegare e sostenere perche’ il nucleare non conviene.

Legambiente l’ha gia’ detto e ripetuto piu’ volte, e torna a ribadirlo una volta di piu': il nucleare “e’ pericoloso, come dimostra, purtroppo, la tragedia giapponese di Fukushima“, e pone “il problema irrisolto e non da poco dello smaltimento definitivo delle scorie”. Mentre da un punto di vista dell’ambiente e della salute, “l’agricoltura rischia di essere pesantemente penalizzata”, mentre i bambini che abitano nelle vicinanze “corrono maggiori rischi di contrarre la leucemia”.
 “Non farti prendere per il naso, ai referendum vota si'” sara’ invece lo slogan con cui il Wwf partecipera’ alla manifestazione, con attivisti che saranno “camuffati da Pinocchio contro ogni bugia”Meglio attivi che radioattivi” lo slogan di Greenpeace per l’appuntamento di domani. L’associazione ambientalista invita quanti intendono partecipare a indossare una t-shirt, un cappello o una sciarpa di colore verde.

 “Un fortissimo ‘no’ alle follia nucleare” lo ha gia’ espresso il presidente dei Verdi Angelo Bonelli, che domani sfilera’ contro il piano del governo.   “Fermare il crimine nucleare e il folle tentativo di introdurlo in Italia” e’ invece l’imperativo dei Cobas, anche loro a Roma domani insiema alla Cgil. Il sindacato di Susanna Camusso ha infatti aderito alla campagna di raccolta firme per il referendum e ribadisce la necessita’ di un voto che “impedisca” gli effetti dei decreti oggetto di referendum. “Credo che i referendum saranno una grande opportunita'”, ha scandito nei giorni scorsi il presidente della Provincia di Roma, Nicola Zingaretti, annunciando che “votero’ e chiedero’ a tutti di votare ‘si”, quindi contro il nucleare. A Roma anche la Federazione delle Sinistra (Fds). Come scandito da Oliviero Diliberto, portavoce di Fds, “il nucleare va fermato”, e quindi “impediremo che siano costruite centrali in Italia e lo faremo con tutti i cittadini italiani, attraverso il referendum”.   Sul piede di guerra anche ‘Sos rinnovabili': la rete di cittadini, imprenditori e lavoratori delle rinnovabili provenienti “anche da altre Regioni italiane” annuncia che aderenti sfileranno dietro uno ‘scudo’ di pannelli fotovoltaici per “sostenere le ragioni della piu’ valida delle alternative al nucleare”.