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Nucleare e acqua, partito a Roma il corteo per i referendum

26 marzo 2011 0 commenti

imagesCAAFE4HOE’ partito da piazza della Repubblica a Roma il corteo per l’acqua pubblica e contro il nucleare che sfilera’ per le strade della Capitale fino a raggiungere piazza San Giovanni. Una mobilitazione a sostegno del referendum che chiamera’ gli italiani ad esprimersi sulla privatizzazione dell’acqua e sul nucleare nel nostro paese.  Tante le bandiere e gli striscioni a difesa dell’acqua pubblica e contro il nucleare: ‘Voglio l’acqua il sole mica la luna’, ‘Mai piu’ nucleare mai piu’ uranio impoverito’, ‘No alla guerra per l’acqua, per il petrolio e per l’uranio’. A ricordare che l’acqua non e’ un bene in vendita il manifestanti hanno portato in piazza un grande rubinetto che porta la scritta ‘L’acqua non si vende’.

 Al corteo stanno partecipando anche Nichi Vendola, Paolo Ferrero, Ermete Realacci e Angelo Bonelli. Alla mobilitazione nazionale hanno aderito le associazioni ambientaliste come il Wwf, Legambiente, la Costituente ecologista, l’Usb, la Federazione della sinistra, Sinistra critica ed i Verdi.  ”Spero che ai referendum su acqua e nucleare  _ osserva Ermete Realacci (Pd) _ vada a votare piu’ gente possibile indipendentemente dal raggiungimento del quorum che e’ molto difficile per come e’ fatta la legge italiana sui referendum che prevede appunto la partecipazione del 50% degli aventi diritto”. ”Le furbizie del governo a proposito di moratoria nucleare _ nota Niki Vendola (Sel) _ non ingannano nessuno. Il 12 giugno andremo a dire si’ non solo per l’acqua pubblica, ma anche contro il
nucleare. No a una moratoria di un anno, si’ a una moratoria per sempre”.

”Il 12 e 13 giugno _ sottolinea Angelo Bonelli, presidente dei Verdi _ con il voto referendario si fonda una nuova Italia, di fronte a un Governo e a un Parlamento mummificati e che governano in nome di una sola persona”.  ”Recandosi alle urne – prosegue Bonelli – si dara’ la possibilita’ ai cittadini di sostituirsi a un Parlamento immobile dicendo no alla privatizzazione dell’acqua, al ritorno al nucleare e affinche’ la legge sia uguale per tutti”.

“Raggiungere il quorum e recarsi in massa alle urne il 12 e 13 giugno per i referendum su acqua e nucleare”. E’ l’appello lanciato dai presidenti di Wwf e Legambiente, Stefano Leoni e Vittorio Cogliati Dezza.  ”La scelta di privatizzare l’acqua e tornare al nucleare e’ una scelta che va contro le future generazioni. Noi chiediamo di andare in massa il 12 e 13 giugno e votare si’ ai due referendum – ha dichiarato Leoni -. E’ un grave atto di irresponsabilita’ non accorpare il voto referendario alle elezioni amministrative, cosi’ come la scelta del governo di ridurre del 60% i finanziamenti al ministero dell’Ambiente. L’unico ministero che ha avuto un aumento e’ quello della Difesa. Evidentemente il nostro governo ha piu’ interesse a conquistare le risorse all’estero che preservare le nostre”. Poi sul voto referendario Dezza ha dichiarato: ”dobbiamo dare due segnali forti al Paese: il raggiungimento del quorum e la voglia di cambiare direzione allo sviluppo del Paese”.