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Germania, la Merkel perde le elezioni per colpa del nucleare

28 marzo 2011 0 commenti

grunen“Queste elezioni sono state perse in Giappone”: questa frase, pronunciata dal segretario generale della Cdu in Baden Wuerttemberg, Thomas Strobl, riassume la debacle del partito di Angela Merkel, ieri alla regionali nel Land con capitale Stoccarda, dove l’Unione governava dal ’53, e nella vicina Renania Palatinato, dove molto probabilmente continuerà la coalizione rosso-verde. Berlino vacilla, Stoccarda cade, scrive la Welt.

Sono gli ecologisti tedeschi i grandi vincitori di queste elezioni regionali, due dei sette scrutini previsti nel super-anno elettorale tedesco. Il partito dei Gruenen, come anticipavano i sondaggi, ha preso il volo, ottenendo un 24,2% (più 13,1%) nel Land della Porsche e della Daimler e il 15,4(più 10,8%) in Renania Palatinato, capitale Magonza. La Cdu ha perso 5,2 punti percentuali in Baden Wuerttemberg, attestandosi al 39%; secondi i Verdi con il 24,2, a seguire la Spd con il 23,1% (meno 2,1) e la Fdp con un misero 5,3 (meno 5,4). In Renania Palatinato, dove governa l’ex segretario generale della Spd, Kurt Beck, la Spd ha ottenuto il 35,7%, con un’emorragia del 9,9%, consensi andati al partito dei Verdi (15,4). L’Unione Cdu-Csu non ha potuto fare miracoli, nonostante il più 2,4% che gli ha consegnato un 35,2%, mentre i liberali hanno perso il 3,8% retrocedendo al 4,2% delle preferenze. Nel Land di Magonza la candidata Cdu, Julia Kloeckner, ex sotto segretario di Merkel, era talmente entusiasta del risultato del partito che aveva avanzato l’ipotesi di governare assieme ai Verdi. Un’opzione che ha fatto storcere subito il naso a Guido Westerwelle, leader della Fdp, partito attualmente al governo con l’Unione.

Se in Renania Palatinato i socialdemocratici continueranno a governare con i Verdi, in Baden Wuerttemberg vedremo addirittura un governatore regionale verde, il docente Winfried Kretschmann. Il disastro nucleare di Fukushima in Giappone ha avuto forti ripercussioni sulla politica tedesca. Non a caso i commentatori tedeschi parlano di “Terremoto” dei Verdi. La lotta trentennale contro l’energia atomica del partito nato nel 1980 ha fatto da ago della bilancia, soprattutto dopo la moratoria di tre mesi per le centrali nucleari tedesche più obsolete annunciato da Merkel due settimane fa. Una mossa politica che ha scatenato un forte dibattito nel Paese, dato che il partito della cancelliera l’anno scorso aveva abrogato la legge approvata dal precedente governo rosso-verde che prevedeva la chiusura delle centrali nucleari in Germania entro il 2020. Un cambiamento di rotta sull’energia nucleare ritenuto dalla maggior parte dei tedeschi poco credibile. “E’ uno choc”, le cui conseguenze si faranno sentire fino a Berlino, in particolare – fa notare il quotidiano conservatore Frankfurter Allgemeine Zeitung (Faz) – in ciò che riguarda “la debolezza persistente della Fdp”. “La Cdu in crisi d’identità. La Fdp in crisi esistenziale. I Verdi trascinati dalla gioia”, titola ironicamente la Sueddeutsche Zeitung (Sz), centro-sinitra. Nel 2011 sono previsti altri tre voti regionali (Brema, Meclemburgo Pomerania Anteriore e a Berlino) e la Merkel non può più permettersi di ignorare il messaggio degli elettori sul nucleare.